West Nile fa il bis in Campania: altro morto 74enne a dimostrare che l’estate è davvero uno spasso

West Nile fa il bis in Campania: altro morto 74enne a dimostrare che l’estate è davvero uno spasso
Seconda vittima in Campania per il virus West Nile: la cronaca di un disastro annunciato

Il virus West Nile continua la sua tragica marcia in Campania, provocando il secondo decesso in pochi giorni. Dopo la morte dell’80enne di Maddaloni, già gravato da altre patologie e ricoverato presso l’ospedale di Caserta, un altro malcapitato è stato inghiottito dalla stessa epidemia. Questa volta la vittima è un 74enne, deceduto all’ospedale del Mare di Napoli, dopo un ricovero d’emergenza.

L’uomo era stato trasportato in ospedale il 20 luglio per un’emorragia digestiva: un quadro medico già complesso che non ha fatto che peggiorare nel corso dei giorni successivi. Sono spuntati sintomi quali febbre e stato confusionale, accompagnati da una non meno preoccupante insufficienza renale. Un cocktail letale che ha portato al decesso alle 4:20 di venerdì, un epilogo che, in mancanza di una gestione più efficace, rischia di essere solo il primo di una serie.

Questo triste sviluppo, però, sembra cadere nel vuoto tra le istituzioni, con la regione che fatica a prendere provvedimenti incisivi per contenere la diffusione del virus. Sempre più evidente è infatti la contraddizione tra la gravità della situazione e la lentezza con cui si tenta di arginare un problema che, purtroppo, non sembra affatto essere sottovalutato solo dai cittadini.

Se pensiamo che il virus West Nile, trasmesso da zanzare infette, rappresenta una minaccia concreta soprattutto per gli anziani e per chi è già debilitato, la risposta sanitaria dovrebbe essere immediata e coordinata. Invece, la realtà ci consegna un ritratto di inefficienza dove le emergenze vengono gestite a singhiozzo, con conseguenze che purtroppo si stanno pagando a caro prezzo.

Non è solo una questione medica, ma anche un problema di comunicazione e prevenzione. Tra la stagione estiva, il caldo che favorisce la proliferazione delle zanzare e una campagna di informazione quasi inesistente, il quadro si fa ancora più fosco. Nel frattempo, la lista delle vittime si allunga e la domanda sorge spontanea: quando si smetterà di prenderla sotto gamba?

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