Politici in gita scolastica
Il Presidente Vincenzo De Luca e l’artista Anish Kapoor hanno fatto un salto alla nuova stazione Monte Sant’Angelo. Non era una prova generale della Divina Commedia, anche se con quelle bocche giganti e i tunnel che ricordano gli Inferi di Virgilio, la scena sembrava più un’installazione teatrale che un’infrastruttura di trasporto.
L’arte incontra le scale mobili
La stazione, firmata da Webuild e piazzata nel cuore di Fuorigrotta, ha deciso che prendere la metro non fosse abbastanza drammatico: meglio farlo passando per una scultura di 220 tonnellate che ti inghiotte. Sì, perché Kapoor ha pensato bene di trasformare l’accesso in una “bocca ciclopica”. Per chi entra al Rione Traiano, invece, la versione “light”: solo 42 tonnellate. Una diet light dell’inferno.
L’università e la caverna di Batman
Un’uscita porta dritto dentro l’Università Federico II, l’altra nel quartiere. Entrambe con la stessa atmosfera: pareti in spritz-beton che ti fanno sentire più in una caverna di Batman che in una stazione dei trasporti pubblici. Ah, e ci sono pure gli ascensori inclinati, perché Napoli non può mai rinunciare alle sue funicolari.
La metro che collega tutto (si spera)
La nuova tratta della Linea 7 promette di collegare ovest e centro città, passando per Montesanto e con scambi su Circumflegrea, Cumana e altre linee. Una specie di sudoku metropolitano dove l’obiettivo è: “Riuscirai a non perderti?”
Webuild, alias “gli architetti del sottosuolo”
Non è la prima volta che Webuild scava Napoli: già responsabili di Toledo, Università, Museo e altre “Stazioni dell’Arte”, hanno fatto della metro partenopea una galleria d’arte sotterranea. Ora tocca alla “bocca infernale” di Monte Sant’Angelo entrare nella collezione.
Morale della favola
A questo punto non resta che aspettare l’apertura. Intanto, un consiglio pratico: quando vi diranno “scendiamo in metro”, ricordatevi che a Monte Sant’Angelo “scendere” assume un significato molto, molto letterale.