Vesuvio prende fuoco di nuovo, ma per fortuna stavolta va quasi tutto bene—o almeno così dicono

Vesuvio prende fuoco di nuovo, ma per fortuna stavolta va quasi tutto bene—o almeno così dicono
Incendi al Vesuvio, un caos tutto sotto controllo: piste tagliafuoco e Canadair in azione, ma quanto ci vuole davvero?

Che sollievo: la situazione è “in miglioramento”, parola del prefetto di Napoli, Michele Di Bari. Dopo che le fiamme hanno ballato allegramente tra i boschi del parco del Vesuvio, ora si lavora sodo con lo stesso “dispositivo di ieri”, a dimostrazione che più o meno la strategia non cambia, ma si spera funzioni.

Nel frattempo, nelle zone finalmente “liberate” dal rogo – e ci mancherebbe – si dà il via alle celebri operazioni di bonifica, mentre vengono scavate a man bassa almeno 5 o 6 piste tagliafuoco. Per chi non fosse pratico, sono quelle fasce di terreno svuotate di vegetazione che dovrebbero fermare l’avanzata delle fiamme, ma non aspettatevi miracoli. La realtà è che il Vesuvio continua a bruciare e le “barriere” rischiano di avere più forfora che sostanza.

Si muove però un esercito (letteralmente): la Brigata Garibaldi dell’Esercito Italiano si fa strada a suon di mezzi speciali per aprire queste piste tagliafuoco, mentre dall’alto, con molta teatralità, arrivano i soliti eroi alati. Si tratta della flotta nazionale di Canadair e degli elicotteri della Regione Campania, impegnati in un balletto incessante tra nuvole di fumo e getti d’acqua rovente per domare i “fronti più critici”.

Questa sinfonia di mezzi e uomini è orchestrata dalla Protezione Civile della Regione Campania, vera regista delle operazioni. E certo, senza di loro sarebbe difficile capire chi sta facendo cosa in quest’inferno verde. Coordinamento, efficienza, operazioni sotto controllo: suona bene, ma il fatto che servano ancora tante piste tagliafuoco lascia qualche dubbio sull’efficacia dei piani antincendio.

Insomma, mentre la retorica ci dice che “si sta lavorando alacremente” e la situazione migliora, si continua a vedere lo stesso film: fiamme, fumo e qualche grande spiegazione tecnica sulle operazioni di spegnimento. Ma la domanda vera resta in sospeso: siamo davvero pronti a gestire un patrimonio così importante come il parco del Vesuvio, o stiamo solo cercando di spegnere i fuochi di giorno ed illuderci di aver vinto la battaglia?

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