A Napoli, in una domenica come tante, si è aggiunta una nuova pagina esaltante al romanzo senza fine della violenza urbana. Proprio sotto il tranquillo sguardo del parco di Capodimonte, un 33enne, evidentemente poco fortunato, ha ricevuto una dose generosa di piombo direttamente in auto, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Il siparietto si è svolto in via Miano, poco dopo le 9 del mattino, quando gli instancabili Carabinieri hanno fatto capolino sulla scena del crimine. L’uomo, tra l’altro già noto ai custodi dell’ordine, è stato lambito da diversi colpi d’arma da fuoco, un saluto dal personale di quartiere poco rassicurante.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli, dove evidentemente non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, questo episodio si aggiunge al catalogo sempre aggiornato di tragedie quotidiane che continuano a turbinarci attorno come una triste routine.
Ma certo, perché preoccuparsi? Un altro capitolo nel grande teatro della sicurezza partenopea: sparatorie ovunque, vittime ovunque. Una performance che sembra non avere fine e che nessuno sembra in grado di stoppare, o forse nessuno vuole davvero farlo. Comunque, avanti così, la cronaca nera è sempre un successo garantito.



