Un supercommissario agli stadi? Ecco il ministro che prova a piazzare Federico Sboarina e infiamma l’Italia

Un supercommissario agli stadi? Ecco il ministro che prova a piazzare Federico Sboarina e infiamma l’Italia

Che bello, un’altra puntata di “Chi Vuole Essere Commissario?”! Questa volta protagonista è Federico Sboarina, l’ex sindaco della miracolosa Verona e, udite udite, consulente del ministro dello Sport Claudio Abodi. Pare che il nostro Sboarina sia in odore di diventare “supercommissario” per i nuovi stadi italiani, un incarico così importante che manco si decide se esista davvero o meno. E non dimentichiamo che, per due anni e mezzo, è stato lì a tessere relazioni con gli enti locali, come fosse il cupido del cemento sportivo.

Ecco il quadro: stadi nuovi a volontà, Olimpiadi 2026 in arrivo e, in mezzo a tutto questo, il nostro eroe Sboarina che potrebbe ricevere poteri supremi. Un po’ come se fosse il deus ex machina del calcio-architettura italiana. Ma tranquilli, la politica ringhia subito: è da copione. Perché chi pensa che un incarico così delicato venga affidato sul valore reale e non sulle logiche di partito? Movimento 5 Stelle, con tanto di senatore Luca Pirondini in prima fila, ha protestato con tanto di “non ha competenze tecniche”.

Luca Pirondini ha sentenziato: “Per il governo non conta che Sboarina non abbia alcuna preparazione tecnica, è inaccettabile che ruoli così importanti passino per favoritismi politici.”

Claudio Abodi, niente di meno che il ministro dello Sport, risponde con il tono zen di un samurai affrontato da un novellino:

“Non smentisco ciò che non è vero, ma trovo surreale ciò che ha detto il senatore Pirondini, soprattutto parlando di una persona che non conosce e del cui valore non sa nulla. Io credo che uno non sia uguale a uno, se uno vale anche un po’ più di uno non può essere trattato come se fosse zero. Sono principi di stile che mi appartengono.”

Insomma, almeno per ora quella nomina ufficiale non è arrivata, ma state certi che il ministro ha messo Sboarina nel cuore. Chissà come andrà a finire: più che un “supercommissario” pare una soap opera ministeriale. Che non dimentichiamo, il nostro ex sindaco aveva seguito con zelo l’iter del progetto stadio di Verona, sponsorizzato dall’imprenditore messicano Cesar Esparza. Un progetto che sembrava promettere mari e monti, ma si è arenato più velocemente di una goletta in tempesta – forse per colpa di quei piccoli dettagli tipo il capitale sociale da decine di migliaia di euro, niente a che vedere con lo sfarzo degli stadi da milioni.

Oggi il sindaco Tommasi sta cercando nuovi investitori per rifare il Bentegodi, lì proprio dove si trova lo stadio che pare abbia più rughe di un vecchio drago marino. Naturalmente, anche Sboarina non è certo sparito dalla scena: con la sua “consulenza”, tiene d’occhio la partita come fosse uno scacchista consumato. E se davvero diventasse “supercommissario”? Oh, sarebbe un twist da manuale: lui dovrebbe sorvegliare proprio Tommasi, che intanto diventa sub-commissario nel nuovo apparato ministeriale. Un po’ come mettere il lupo a fare il guardiano delle pecore. Poi si parla pure di un altro nome in lizza, Massimiliano Atelli, capo di gabinetto di Abodi, ma aspettiamo che questa commedia cambi ancora atto.

Un Bentegodi 2.0 o solo l’ennesima promessa da stadio?

Il sindaco Tommasi intanto sogna in grande: vuole un nuovo stadio da 31.000 posti, che possa ospitare anche concerti e eventi, non solo calcio. Il progetto si basa su un comodo project financing, cioè lascia che siano i privati a finanziare l’opera e poi si rifacciano con gli incassi – quel classico “pagherò più avanti, giuro!” che conosciamo bene. Ah, ovviamente, il nuovo Bentegodi deve essere pronta per gli Europei 2032, che saranno ospitati congiuntamente da Italia e Turchia. Perché se c’è un evento internazionale, meglio approfittarne per qualche foto istituzionale e, magari, qualche taglio di nastro virtuale.

Quindi, tra un “non ha competenze” lanciato da un senatore e un “non lo smentisco perché non è vero” del ministro, il futuro degli stadi italiani è incerto quanto un derby cittadino in piena crisi di risultati. Ma tranquilli, tutto sotto controllo: tanto chi conosce bene Sboarina sa bene quanto valga… oppure no?

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