È arrivato il quarto weekend clou dell’esodo estivo, quello del mitico ponte di Ferragosto, con milioni di italiani che scappano dalle città — finalmente — digitando “spiaggia” o “montagna” nel navigatore. Anas, con la sua proverbiale gioia, annuncia che per il terzo fine settimana di agosto il traffico sarà in costante aumento, con 12 milioni e 210mila veicoli in movimento. Un flusso enorme di vacanzieri, dagli eterni disertori delle autostrade alle ultime comitive che salutano la città, affollando strade e statali in cerca di un po’ di sollievo dal cemento.
Naturalmente, il traffico verso le destinazioni di mare al sud e le fresche vette al nord è destinato a impennarsi, con località turistiche già pronte a essere soffocate da veri e propri tsunami d’auto. Ma non temete, il weekend non sarà solo partenze. Sabato 16 agosto vedrà un calo esosissimo degli spostamenti: niente più viaggi lunghi da incubo, solo gite brevi per chi non ha ancora sputato la benzina. Domenica 17, invece, sarà l’ennesima giornata da bollino rosso, con masse in movimento di ritorno verso le città, rassegnate a salutare l’estate e tornare alla routine.
Per rendere questo spettacolo di chilometri di code un po’ più sopportabile, Anas ha tirato fuori il meglio del suo arsenale: più personale in giro e qualcosa come 1.392 cantieri chiusi o sospesi (circa l’83% di quelli attivi) fino all’8 settembre. Una vera pacchia per i vacanzieri bloccati, anche se la certezza rimane che dove c’è turismo c’è anche traffico da incubo.
Claudio Andrea Gemme, l’AD di Anas, si è prodigato in raccomandazioni più che ovvie, da manuale della sicurezza stradale, tanto sincere quanto raramente seguite: “Mai al volante con il cellulare, quando guidi tutto può aspettare”. Eh già, perché per Gemme molti italiani si divertono a sfidare la sorte: il 51% pensa che poco male superare i limiti di velocità, l’11,4% è convinto di poter fare altro mentre guidano, e solo il 55,4% ammette che gli incidenti nascono da comportamenti scorretti. Insomma, una schiera di gladiatori al volante che vorrebbero il premio “pilota più imprudente”.
Con il traffico che si intensifica soprattutto intorno ai centri abitati e sulle strade statali, l’invito del nostro caro AD è semplice e gentile: rispettate i limiti, pianificate con calma e cercate di sopravvivere a questo Ferragosto finendo dritti a casa e non dal pronto soccorso. Che rivoluzionario messaggio per una giornata in cui tutto quello che vogliamo è smettere di muoverci, ma presto.
Parlando di strade, il traffico più intenso si concentrerà ovviamente lungo le direttrici verso sud, dove l’umidità del mare ci aspetta a braccia aperte e il sole cocente è solo uno sfizio fastidioso da sopportare. Prepariamoci dunque a una trappola d’asfalto di dimensioni epiche, con strategie da fine psicologo per evitare il panico al volante e magari qualche buon audiolibro per stemperare l’infinita attesa.
Ah, l’estate è finalmente arrivata e con essa il rituale massacrante delle code sulle strade verso le magnifiche località di villeggiatura. Le principali vie di fuga, pardon, di traffico, si concentrano lungo le fiere dorsali adriatica, tirrenica e jonica, senza dimenticare i valichi di confine verso Francia, Slovenia e Croazia. Perché niente dice “vacanza” come passare ore inchiodati in coda al caldo bollente.
Se poi vi piace stimolare i vostri nervi, potete imboccare i famigerati itinerari turistici da incubo: la super nota A2, simpaticamente chiamata “Autostrada del Mediterraneo”, che scorre tra Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 “Jonica” e 18 “Tirrena Inferiore” in Calabria, per un’esperienza di pelle d’oca garantita; e non scordiamoci le meraviglie siciliane delle autostrade A19 “Palermo-Catania” e A29 “Palermo-Mazara del Vallo”.
Se vi sentite particolarmente coraggiosi, potete anche tuffarvi nella trafficatissima statale 131 “Carlo Felice” in Sardegna, o affrontare la statale 148 “Pontina” nel Lazio, famoso percorso dove traffico e improbabili rallentamenti sono la regola, insieme alla statale 7 “Appia”, per raggiungere le mete turistiche del basso Lazio che promettono relax e magari qualche impuntamento sofferto.
L’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) merita pure una menzione speciale, perché connettere Umbria, Toscana ed Emilia-Romagna non è mai stato così pieno di colpi di scena… motoristici. Per il nord, poi, si aprono scenari degni di un romanzo giallo-traffico: i raccordi autostradali RA13 e RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, così come la statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga” in Lombardia, la statale 45 “di Val Trebbia” in Liguria, la statale 26 “della Valle d’Aosta” e la gloriosa statale 309 “Romea” tra Emilia-Romagna e Veneto, senza dimenticare la statale 51 “di Alemagna” in Veneto, teatro di fantastici ingorghi estivi.
Non si dimentichi, poi, il cliché perfetto: il divieto di transito per i veicoli pesanti durante i giorni topici del traffico, ovvero venerdì 15 agosto dalle 7 alle 22, sabato 16 agosto dalle 8 alle 16, e domenica 17 agosto dalle 7 alle 22. Così possiamo finalmente gioire dell’assenza di tir (almeno per un po’), mentre il traffico resta miracolosamente immobile.
Naturalmente sul campo non mancano gli eroi dell’Anas, con circa 2.500 risorse impegnate a turno, tra personale tecnico, staff operativo e le immancabili sale situazioni, perché il monitoraggio h24 del traffico è cosa seria, una vera e propria danza coreografica per evitare che tutto impazzisca definitivamente.
Ma, attenti! Prima di partire per questo meraviglioso viaggio nell’inferno dell’asfalto estivo, è consigliabile dare uno sguardo alla situazione dei cantieri inamovibili tramite la pagina dedicata all’esodo estivo del sito Anas. Perché, si sa, non c’è nulla come una sorpresa di un cantiere improvviso per ravvivare la giornata.
