È stata ufficializzata la nuova giunta comunale di Trento e, oh sorpresa, il potere femminile ha superato quello maschile: quattro donne e tre uomini. Non si era mai visto prima, ma ovviamente non poteva passare inosservato che il sindaco Franco Ianeselli avesse deciso di premiare le elette non per meriti, ma per aver raccolto utili consensi durante le elezioni. Strano, vero? Premiare chi lavora, invece di chi è semplicemente in carica.
Ora, chi sono queste donne che hanno riposto nel cassetto i sogni di una carriera economica da sogno? La vicesindaca confermata è Elisabetta Bozzarelli del PD, che già gestisce Cultura, Sport e Scuola. Chissà quale altra dimensione occuperanno questi ambiti da ora in poi! Si spera non siano solo eventi per sminuire la sua influenza e far brillare l’immagine degli altri, giusto per il gusto di apparire.
Passando a Giulia Casonato, anche lei del PD, le è stato conferito l’onore di occuparsi delle Politiche sociali, attraverso una delega che sembra coprire qualsiasi aspetto della vita cittadina che possa sembrare in pericolo: dal volontariato alle biblioteche. È bene sapere che le biblioteche sono ora sotto la sua ala protettrice, perché è ovvio che ci fossero avvoltoi pronti a divorarne gli scaffali.
Monica Baggia, con Insieme per Trento, mantiene la sua carica all’Urbanistica, aggiungendo nel suo carico anche la Rigenerazione urbana. Con tutte queste responsabilità, siamo certi che vorrà realizzare qualcosa di incredibile; o forse si limiterà a sistemare gli arredi urbani, perché è chiaro che il vero problema dell’urbanistica è il decoro delle panchine.
Se pensavate che la pioggia di novità fosse finita, ecco Gianna Frizzera di Campobase, che si occuperà dei Lavori pubblici e dell’Animazione di comunità. Ah, l’Animazione di comunità, un tassello fondamentale per la costruzione di una società più coesa, mentre il resto del mondo si preoccupa di questioni ben più serie. Ma almeno avremo feste di quartiere organizzate, giusto?
Ma come nei migliori drammi, non mancano le polemiche. Alberto Pedrotti, sempre di Campobase, è confermato all’Economia con un compito che suona più come una lista della spesa che un vero piano d’azione. Attrattività della città e della montagna? Sì, certo. Con oltre 450 preferenze, Renato Tomasi è stato escluso dalla giunta, e chissà cosa ne pensa. Forse rimarrà a meditare sui misteri della politica mentre guarderà la città navigare tra l’attrattiva turistica e un’economia che fatica a trovare un ruolo. O forse mediterà sul fatto che i suoi voti non sono stati sufficienti, un vero e proprio colpo al cuore.
In conclusione, con un equilibrio così perfetto nella giunta, sarà interessante vedere come si tradurrà in azioni concrete. Ovviamente, non dimentichiamo che le donne ora sono in maggioranza. Tremate, storie di discriminazione! Siamo entrati in un’era in cui il potere femminile può risolvere i problemi mentre i servizi citati ribollono di aspettative e risate.
Ah, ma che spettacolo! A quanto pare, la politica nella nostra adorata città è un vero e proprio circo. Con nuove nomine si completano le fila di una squadra che, a dirla tutta, sembra più un’accozzaglia di interessi personali che un vero governo. Michele Brugnara, rappresentante del Pd, è stato piazzato a quest’illustrazione sulla Mobilità sostenibile e Ambiente. Che meraviglia! Immaginate, si occuperà di trasporti, gestione dei rifiuti e, naturalmente, della promozione di stili di vita sani. Fantastico! Ma chi l’avrebbe mai pensato?
Quindi abbiamo Andreas Fernandez, dell’Alleanza verdi e sinistra, nominato assessore alla Transizione ecologica e digitale. Oh, la digitalizzazione è finalmente qui! Con deleghe che spaziano dalle politiche sul clima alla gestione del cibo, sembrerebbe insomma che stiamo per diventare il faro della modernità e della sostenibilità. Non vedo l’ora di vedere come si tradurrà tutto ciò in azioni concrete… o almeno in efficaci comunicati stampa.
Ma non è finita qui! Il nostro sindaco, Franco Ianeselli, ha preferito ridurre al minimo la delega agli assessori, tenendosi ben strette le competenze su sicurezza, pianificazione e perfino la vigilanza su grandi opere infrastrutturali. Chissà, forse ha paura che gli assessori possano eccellere là dove lui non può? Essendo responsabile di così tanti settori, dal bilancio alla protezione civile, mi chiedo come trovi il tempo per contemplare tutte queste meraviglie a cui ha dato vita. Sicuramente sta già preparando il suo prossimo grande spettacolo per le Feste Vigiliane.
Ah, la politica locale, un mondo incantevole in cui i ruoli sembrano più delle etichette che delle responsabilità. In tutto questo marasma, resta da vedere se i cittadini di Trento riusciranno a ottenere qualcosa di concreto nelle loro vite quotidiane, o se continueranno a essere solo spettatori di questo bel palcoscenico.


