È scaduto il tempo per cercare alleanze in vista dei ballottaggi. La settimana scorsa ha offerto uno spettacolo esilarante: discussioni tra le varie liste civiche che cercavano disperatamente alleati per quella tanto sospirata soglia del 50% più uno nel voto del 18 maggio. Ma, sorpresa! Quasi tutte le trattative sono naufragate miseramente. Ma procediamo con calma. I comuni trentini che si avventureranno alle urne tra sette giorni sono: Arco, Avio, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles, Mori, Novella, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Ville d’Anaunia, e Volano.
A Riva del Garda, il duello sarà tra Alessio Zanoni (48,75% al primo turno), supportato anche dal Pd e da Campobase, e Silvia Betta (29,36%), sostenuta da Patt e FdI. Qui il centrodestra non è riuscito a compattarsi: Carlo Modena, candidato sindaco per la Lega, ha deciso di non dare alcuna indicazione di voto, alimentando il caos. I partiti del centrodestra si stanno accusando a vicenda per la scarsa collaborazione, ma chi lo avrebbe mai detto? L’ex sindaca leghista, Cristina Santi, coinvolta nell’inchiesta “Romeo”, continua ad essere un’ombra pesante sulla situazione. Forza Italia e la lista civica Rivanità hanno tentato di gettare acqua sul fuoco, esortando i loro elettori a votare per Betta. Davvero un bel panorama, non trovate?
Passando a Arco, la situazione è esattamente la stessa. Un’altra città coinvolta nell’inchiesta “Romeo” senza accordi in vista. Qui la sfida sarà tra Arianna Fiorio (35,57% al primo turno), della coalizione “Arco che vorrei”, e Alessandro Amistadi (29,71%), sostenuto da tutto il centrodestra. Ma non aspettatevi colpi di scena; Fiorio ha rifiutato di allearsi con Dario Ioppi, candidato per il Pd e Campobase, perché sarebbe stata una morte politica certa per troppi seggi in consiglio comunale. Anche il civico Mauro Ottobre ha fatto sapere, tramite un messaggio che lascerebbe invidia a un poeta, che non si è alleato con nessuno e lascia “libertà di voto” al suo elettorato. Ma certo, come se la libertà di voto fosse mai stata un concetto praticato in campagna elettorale…
Il Partito Democratico ha deciso di non sbagliarsi e, dopo lunghe e sicuramente esilaranti trattative, non ha raggiunto l’apparentamento nemmeno a Pergine Valsugana. Alberto Frisanco, che ha di recente conquistato il 21,37% al primo turno, sostenuto dal centrosinistra, è rimasto a bocca asciutta. E chi avrebbe mai pensato che non ci fosse un accordo con il civico Carlo Pintarelli, che al primo turno ha strappato un notevolissimo 35,18%? Ma naturalmente c’erano delle condizioni, e Pintarelli ha chiarito: “abbiamo avuto un dialogo, su vari punti potevamo trovare un filo conduttore però non abbiamo trovato un accordo.” Ma certo, perché mai dovrebbero fare compromessi sulla cessione di ben cinque seggi? E ora, il 18 maggio, il posto da sindaco è conteso tra Pintarelli e Marco Morelli, fantastico rappresentante del centrodestra che ha raggiunto un impressionante 43,45%.
Ma non ci fermiamo qui, perché ci sono anche Borgo Valsugana, dove Martina Ferrai al primo turno ha raccolto un rispettabilissimo 41,21% e adesso dovrà affrontare il rappresentante della concorrenza Enrico Galvan con il suo 27,59%. Galvan, ovviamente, ha preferito il supporto di Fabio Dalledonne, un civico con il 26,43%, perché alleanze non sono mai abbastanza, giusto?
Passiamo alla strada costellata di problemi in Cles e Mori, due comuni così importanti che sembra quasi ridicolo doverli menzionare. A Cles, prima della svolta decisiva, la candidata del Patt, Stella Menapace, con un 41,48%, si accorda con Vito Apuzzo di FdI che strappa un 18,60%. Ma non tutti sono contenti, come dimostra la messa in scena della candidata del centrosinistra civico, Paola Demagri, con il suo 39,92%: “Non mi capacito come Fratelli d’Italia” – un vero dramma, in effetti. E pensare che qualcuno ha suggerito che l’unione con chi aveva denunciato l’immobilismo fosse una mossa intelligente!
A Mori però, sorpresona: nessun apparentamento ufficiale tra Nico Mazzucchi, sostenuto da Patt e Lega, e la meloniana Paola Depretto, e nemmeno ci si aspettava una mossa del genere. Mazzucchi avrà la grande opportunità di affrontare il candidato del centrosinistra, Stefano Barocchi, che controlla il 42,62% al primo turno. Chissà se le sue decisioni strategiche prevarranno.
Concludiamo con un grande finale nei comuni di Novella, Avio, Ville d’Anaunia e Volano. A Novella, il terzo candidato, Fabrizio Paternoster, ha deciso di non apparentarsi con nessuno, un po’ come i suoi compagni. Così, la sfida finale sarà tra Silvano Dominici (47,44%) e Donato Preti (44,07%). Ad Avio, nonostante la fervida competizione tra Ivano Fracchetti e Federico Secchi, nessuna alleanza è in vista. E la storia si ripete a Ville d’Anaunia e Volano, dove le competizioni si svolgeranno senza alcun supporto esterno. Infine, a Cavalese, il grande duello tra Carlo Betta e Sergio Finato si prepara a stupirci, entrambi con un eccellente risultato di 968 voti al primo turno. Chissà chi la spunterà!



