Tragedia a Omegna, muore il bimbo di tre anni caduto in piscina in un b&b
Una vicenda che lascia senza fiato: un bambino di appena tre anni è morto in ospedale dopo essere caduto nella piscina di un bed and breakfast a Omegna, nel Verbano-Cusio-Ossola. Il piccolo, che sabato scorso ha rischiato di annegare, era stato soccorso tempestivamente e trasportato in codice rosso con l’elicottero del 118 al Regina Margherita di Torino.
Dopo tre giorni di lotta tra la vita e la morte, purtroppo il bambino non ce l’ha fatta. Una tragedia che scuote profondamente, soprattutto per la giovane età della vittima e la dinamica drammaticamente semplice che poteva – e doveva – essere evitata.
Il fatto si è svolto in un contesto apparentemente sicuro, un luogo pensato per il relax e l’ospitalità, trasformato in teatro di un destino tragico. Resta da capire quali siano state le responsabilità e le eventuali negligenze: è difficile accettare che a pagare un prezzo così alto sia stato un bambino, l’anello più fragile della catena.
Un episodio che richiama con scure ironie l’importanza di una sorveglianza continua, anche quando si tratta di piccoli angoli di paradiso immersi nella natura o in strutture private. Perché, come purtroppo racconta questa storia, anche un attimo di distrazione può trasformarsi in una tragedia irreparabile.
Non resta che fare i conti con questa cruda realtà, sperando che la politica e le amministrazioni locali si accorgano prima o poi di quanto sia urgente rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione, e magari di smettere di considerarci immuni da simili disgrazie.
