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Toninelli si reinventa e lancia un sito per aiutare chi soffre d’ansia a trovare lo specialista giusto

17 Aprile 2025
Toninelli si reinventa e lancia un sito per aiutare chi soffre d’ansia a trovare lo specialista giusto

Un ex ministro che torna a fare l’assicuratore e si lancia nel mondo della psicologia? La storia di Danilo Toninelli è un intrigante gioco di rimbalzi tra carriere, ambizioni e contraddizioni tanto evidenti quanto affascinanti. Dopo essere stato carabiniere, deputato e, stupore delle meraviglie, senatore, il nostro protagonista ha trovato la sua nuova vocazione nel mettere in contatto chi ha bisogno di supporto psicologico e chi lo offre. Certo, non è una transizione tipica; forse ci si aspettava un revival politico piuttosto che un sogno nel cassetto che si trasforma in un portale online chiamato «Basta pensieri».

Un “eroe” di che cosa?

Il racconto di Toninelli è un mix tra nostalgia e ambizione; lo stesso che lo ha portato a definirsi un «eroe» ai danni di chi lo considera un «gaffeur da Oscar». Ma, ci si deve chiedere, come si fa a passare dall’essere un personaggio pubblico, al centro delle istituzioni, a un’attività così “personale” come quella della salute mentale? È un cambiamento che sorprende più di una riforma governativa o si tratta semplicemente di un tentativo di rimanere sul palcoscenico, ora che i riflettori si sono spenti su altri fronti?

Una bacchetta magica per i problemi mentali?

La piattaforma lanciata da Toninelli promette di connettere domanda e offerta di supporto psicologico attraverso un questionario: una mossa sicuramente ingegnosa, ma è sufficiente per affrontare problematiche tanto complesse quanto la salute mentale? Sembra quasi che l’ex ministro pensi di avere una bacchetta magica capace di risolvere ansie e difficoltà emotive con un semplice clic. Una visione che invita a riflettere sul valore reale di tale proposta.

Il malessere di una famiglia disfunzionale

Non viene trascurato il retroscena personale: Toninelli è cresciuto in una famiglia disfunzionale e ha affrontato le sue battaglie con l’ansia. Ottima premessa per chi vuole cimentarsi nel supporto altrui, ma non ci si può non chiedere: quanto la sua esperienza personale lo rende davvero adatto a indirizzare le sofferenze altrui? Non è forse un paradosso che chi è stato al centro della politica italiana si ritrovi ora a cercare di risolvere i problemi della gente comune mentre ha dovuto abbandonare un “sogno” politico?

Il fantasma della politica

E, infine, c’è la questione della politica. Non ha voglia di parlarne, afferma. Ma è proprio possibile distaccarsi così tanto da una carriera che, anche se sfumata, ha definito gli ultimi anni della sua vita? Le tentazioni di rinascita politica si insinuano tra le righe: una missione per riconquistare il M5S potrebbe stravolgere nuovamente la narrativa creata intorno a sé.

Riflessioni finali

In un paese dove il supporto psicologico è spesso relegato a un lusso, molti si chiederanno: la soluzione di Toninelli è veramente quella che serve? Forse le risposte risiedono in un mix di professionalità e autenticità che, al momento, sembra mancare. Ma la domanda rimane: quante volte una «vecchia volpe della politica» può reinventarsi prima di perderne completamente credibilità? Che dire di un futuro dove ex politici diventano vogatori di benessere altrui? Un’affermazione veloce sull’imprevedibilità della vita…

Possibili soluzioni

Immaginiamo per un attimo un universo alternativo in cui Toninelli e i suoi colleghi politici potessero indirizzare le loro comprovate capacità comunicative verso cause davvero significative. Potrebbe, giusto per ironizzare, anche ispirare campagne di prevenzione su larga scala per le malattie mentali, se solo avessero tempo per qualcosa di più di una vetrina online. Chissà, forse un giorno vedremo i leader politici non solo in campagna elettorale, ma anche attivamente coinvolti nel migliorare il tessuto sociale. Ma, a questo punto, ci si può ancora credere?

Tra le sorprese politiche, si inserisce il riferimento al Conte, che ha espressamente dichiarato di non voler combattere più nella battaglia politica per il rispetto della regola dei due mandati. Ma che dire del padre fondatore, Beppe Grillo? La sua assenza è palpabile, come evidenziato dal fatto che Toninelli ammette di non averlo sentito “da Natale”. Un silenzio che fa riflettere sulle alleanze e sui conflitti di interesse che si intrecciano nel panorama politico.

Una battaglia dimenticata?

La ferita aperta rappresentata dalla lotta tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo è una dimostrazione lampante di quanto le aspirazioni politiche possano svanire, lasciando solo un sordo clamore. Un tempo, la guerra a carte bollate era il tema predominante. Oggi? Oggi sembra tutto avvolto in un macabro silenzio, come se la politica fosse diventata un gioco di prestigio dove gli attori principali si esibiscono su palcoscenici vuoti.

La salute mentale: un tema trascurato?

Ma l’attenzione si sposta. Conte esprime speranza affinché i suoi ex alleati comprendano l’importanza di una battaglia per la salute mentale. Tuttavia, ci si chiede: perché quest’argomento cruciale non è stato prioritario finora? È davvero valida l’idea che nella frenesia politica si possa affrontare un argomento così delicato senza la dovuta serenità? Questo è un classico esempio di come le parole possano brillare di risonanza, mentre le azioni spesso rimangono nel limbo del “potrebbe essere”.

Possibili soluzioni: utopie e realtà

Se non altro, ci sono delle possibili soluzioni. Immaginiamo una politica che non rincorre le rovine del passato e che si concentra realmente sulla salute e sul benessere mentale della popolazione. Eppure, quanto è concreta questa visione? È sufficiente proclamare una buona intenzione per trasformarla in realtà? Questo è il paradosso che ci fa comprendere che le promesse, nella maggior parte delle volte, rimangono carta straccia.

Riflettendo su tutto questo, ci si può solo chiedere: riusciranno mai Conte, Toninelli, e il fantasma di Beppe Grillo a trovare un terreno comune, oppure assisteremo solo a un altro ciclo di promesse non mantenute? In un mare di ipocrisie, resta da capire quando, e se, questa politica troverà il tempo e il modo di ascoltare realmente le necessità dei cittadini.

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