Il generale Roberto Vannacci, fresco reduce dal suo nuovo incarico di vice segretario della Lega, pensa bene di lanciare un appello ai cittadini di Taranto. E lo fa con un video che, in meno di 40 secondi, riesce a innescare una bomba mediatica. «Votate con una Decima» per Giuliano Neglia, dice. Che gran modo di incoraggiare gli elettori! Della serie: “Se non vi piace, cosa volete che sia, c’è sempre la decima!”
Ah, Taranto, la città che non smette mai di stupire. Il candidato sindaco Francesco Tacente si presenta come il paladino della moderazione, sostenuto da sei liste civiche, tra cui la Lega, che ha pensato bene di ribattezzarsi «Prima Taranto». A chi non piace un po’ di confusione? Il 2 maggio, il grande Matteo Salvini fa la sua comparsa per offrire il suo sostegno, ma è Vannacci che riesce a rubare la scena con un’espressione eloquente: «Raddrizzeremo questo mondo sottosopra». Purtroppo, nessuno ha pensato di chiedere a Tacente cosa ne pensasse di determinate analogie storiche.
Il richiamo alla ‘Decima Mas’ è, come dire, un tocchi di classe. Perché sì, chi non desidererebbe essere imparentato con un corpo militare che ha brillato per le sue “brillantezze” nel corso della storia? Ma come già detto, l’immagine che Tacente vuole dare è quella del moderato, colui che sa governare con saggezza, mentre il suo vice segretario fa di tutto per rifilargli un’immagine che fa venire i brividi. Come complimentarsi, insomma.
Non si è fatta attendere la reazione degli altri partiti. «In un video che lascia sconcertati», commenta la segretaria del PD, Anna Filippetti, con un aplomb che fa invidia. Perché qui non si tratta solo di votare, gente! No, stiamo parlando di scrivere una “decima,” un termine ricco di quella storia inquietante che, ovviamente, ha il suo fascino. Perché tutto ciò è semplicemente splendore sul palcoscenico politico! Davvero, chi non sogna di andare a votare con frasi come queste nel bagaglio?
Oh, che sorpresa! In un mondo dove la logica sembrerebbe prevalere, ecco che l’ex assessore Francesca Viggiano si scatena in un accorato sfogo. Secondo lei, chi non prende subito le distanze da certe affermazioni dimostra di essere sempre più estraneo ai valori repubblicani, democratici e antifascisti. Ma certo, perché chiunque non la pensi come lei deve automaticamente essere un nemico della Costituzione! Ecco, la democrazia deve essere difesa alle urne tramite una “scelta di civiltà”, perché siamo tutti d’accordo che il voto sia l’unico modo per dimostrare il nostro amore per la patria.
Ma la cosa più divertente è vedere come Vannacci e i socialisti possano essere così profondamente interconnessi con i “fasci” – una mossa che potrebbe mancare a qualsiasi intenditore di storia. Viggiano chiede che Tacente prenda immediatamente le distanze, ma solo se lo fa in modo “vero”. Immaginate un mondo in cui le distanze siano prese in modo autentico anziché camuffato: che novità!
Contrario e De Santis, entrambi fermi candidati del Pd, si uniscono al coro delle condanne. Davvero un bel siparietto di quello che si potrebbe definire “teatro politico”. Si assiste a un faccia a faccia che potrebbe far tremare anche i più scettici del mondo. A questo punto, ci si chiede: cosa fanno i socialisti in coalizione con il fascismo, a parte la commedia dell’assurdo?
Naturalmente, chi non scappa via da questa coalizione è automaticamente un “complice”. Un’accusa pesante, se non fosse l’abitudine più comune di attribuire colpe e responsabilità a chiunque non segua il coro della maggioranza. Meno male che c’è sempre qualcuno pronto a rispolverare la carta della “memoria” e della “democrazia”每un vero bene, non è vero? Ma a che prezzo?



