Stoxx 600: azioni HSBC affondano del 6%, ma chi se lo aspettava davvero?

Stoxx 600: azioni HSBC affondano del 6%, ma chi se lo aspettava davvero?

Ah, l’effetto sorpresa nel mondo della finanza europea: il pan-europeo Stoxx 600 si è concesso un piccolo calo dello 0,4% giovedì, quasi una rivoluzione rispetto al solito calmierare forzato. Ma il vero protagonista è stato il tonfo del 5% delle azioni di HSBC quotate a Londra. Perché? Beh, si è messa in mente una “piccola” privatizzazione della sua controllata di Hong Kong, Hang Seng Bank, praticamente un gioco da ragazzi, no?

Il colosso bancario europeo, che detiene ben il 63% del capitale di Hang Seng, ha gentilmente proposto agli azionisti di trasformare la banca in una sua sussidiaria interamente controllata e di ritirarla — ovviamente — dalla Borsa di Hong Kong. Un piano semplice semplice: se approvato, Hang Seng esce dalla piazza azionaria e diventa un gioiello privato nelle mani di HSBC Asia Pacific.

Ovviamente, la sola notizia ha immediatamente fatto impennare le azioni di Hang Seng, mentre il settore bancario europeo non ha potuto che prenderla male, chiudendo la giornata con un pesante -1,4%. I mercati finanziari, si sa, amano le novità, purché siano tutte lineari e quantomeno prevedibili.

A Londra il calo del FTSE 100 è stato lo stesso dello Stoxx, -0,4%, mentre il CAC 40 di Parigi ha perso uno stanco 0,2%, equilibrandosi con il tedesco DAX che si è permesso un modesto +0,2%. Decisamente dinamiche le borse europee, come sempre pronte a stupire con i loro moti ondosi.

Nel regno dei farmaci, la danese Novo Nordisk – farmacista gigante con fiuto per gli affari – ha segnalato un calo del 1,3% dopo aver annunciato l’acquisto della biotech americana Akero Therapeutics. Un aquisto da circa 4,7 miliardi di dollari, con un’offerta allettante di 54 dollari per azione e un ulteriore bonus potenziale di 6 dollari per azione, che potrebbe portare il conto finale a ben 500 milioni di dollari in più. Quasi una bazzecola.

In risposta, le azioni di Akero, quotate a New York, hanno festeggiato con un incremento del 16,7%, come se una boccata d’aria fresca fosse arrivata a Wall Street.

Macron e la danza della premiership

Nel frattempo, nel regno dell’eterno teatro politico francese, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che nominerà un nuovo primo ministro entro le prossime 48 ore. Dopo le dimissioni di Sébastien Lecornu, è ovvio, i beneinformati – o coloro che amano il dramma – suggeriscono che Macron dovrebbe evitare di scegliere un altro alleato centrista. Perché si sa, cambiare i protagonisti porta sempre a risultati diversi… o almeno così dice il copione.

Emmanuel Macron ha detto:

“Annuncerò un nuovo primo ministro entro 48 ore.”

Non ci resta che attendere e vedere quale geniale novità verrà sfornata nel déjà-vu della politica transalpina. Forse un centrista 2.0 o un improbabile outsider che tanto outsider non sembra.

Asia Pacifico e l’onnipotenza di SoftBank

Nel grande paddock asiatico, le azioni di SoftBank hanno fatto un balzo – più incline a un vero e proprio scatto – del 13%, un risultato quasi scontato dopo l’annuncio di un’acquisizione da 5,4 miliardi di dollari della divisione robotica del colosso svizzero dell’ingegneria ABB. Un affare che evidenzia senza ombra di dubbio la volontà di SoftBank di conquistare il reame dell’intelligenza artificiale, quel magico settore che promette di rivoluzionare tutto, anche la pazienza degli investitori.

La quiete prima della tempesta statunitense

Negli Stati Uniti, invece, l’indice S&P 500 si è concesso un piccolo tuffo dello 0,3%, come per mantenere alto il suspense in attesa del pomeriggio newyorkese, dopo aver raggiunto i massimi storici qualche giorno fa. Perché accontentarsi della stabilità quando puoi avere l’emozione di un’altalena?

Inutile dire che l’estate nei mercati sembra promettere più sorprese e colpi di scena di qualunque serie thriller, con banchieri, politici e investitori di ogni latitudine impegnati in una danza che mescola privatizzazioni, acquisizioni e reshuffling di ruoli con il piglio di chi pensa che nulla possa mai davvero cambiare… finché tutto improvvisamente cambia.

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