Sogesid S.p.A. festeggia un improbabile boom: produzione in crescita dell’11,7% nella relazione semestrale 2025

Sogesid S.p.A. festeggia un improbabile boom: produzione in crescita dell’11,7% nella relazione semestrale 2025

La nostra fida alleata Sogesid S.p.A., quella pittoresca azienda statale di ingegneria ambientale che molti temevano destinata all’oblio, ha deciso di stupire tutti chiudendo il primo semestre del 2025 con un roboante incremento. Il valore della produzione schizza infatti a € 29,1 milioni, un aumento dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, come se da un giorno all’altro fossero sbocciate piogge d’oro.

Il motore della crescita? Ovviamente i servizi tecnici e di ingegneria, che si gonfiano di € 2,25 milioni, affiancati da un’impennata nelle attività legate al dissesto idrogeologico (+€ 1,82 milioni). Senza dimenticare le performance da applausi in ambito Acque, Porti e assistenza tecnica per il MASE e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Tutto come da copione, con numeri sublimi svelati alla platea milanese in occasione della Relazione Semestrale 2025.

Una solidità economico-finanziaria da far invidia

Sul fronte della struttura economico-finanziaria, Sogesid non lascia nulla al caso: il totale attivo cresce fino a toccare la ragguardevole cifra di € 179,6 milioni, il patrimonio netto si stabilizza a € 43,6 milioni e la liquidità disponibile spicca un volo fino a € 26,5 milioni. E la ciliegina sulla torta? Dopo anni di buio contabile, l’EBITDA risulta finalmente positivo, anche se di soli € 524 mila, insieme a un risultato operativo di € 368 mila e un avanzo di periodo di € 206 mila, roba da far stropicciare gli occhi ai pessimisti più incalliti.

Attenzione però: la crescita non si regala, e i costi di produzione sono cresciuti del 7,5%, soprattutto per via dell’assunzione di 29 nuove unità di personale (la magia del posto pubblico!) e per servizi vari. La dotazione organica prevista a fine anno è di circa 520 dipendenti, un dato lievemente inferiore alle previsioni di budget, il che porta a una sorprendente riduzione dei costi del personale rispetto ai piani originali: un miracolo gestionale oppure semplice fortuna?

Futuro roseo o semplici speranze?

Le prospettive per la fine del 2025? Nulla da temere, si annuncia un valore della produzione superiore a € 71 milioni e un margine operativo lordo che farebbe impallidire anche le più ottimistiche previsioni, con un incremento dell’88,5%. Il risultato netto stimato è di € 1,15 milioni, perfetto per continuare la narrazione del miracolo industriale e gestionale in atto.

Il progetto ambizioso è chiaro: trasformare Sogesid in un baluardo di affidabilità per le Amministrazioni Centrali, ma non solo, soprattutto sui grandi temi ambientali, dal dissesto al verde di transizione. Insomma, da semplice esecutrice tecnica a guida della governance ambientale. Un’impresa titanica, decisamente degna del miglior cinema epico.

L’ingegnere Roberto Mantovanelli, Presidente di Sogesid, si mostra ottimista quanto basta per rendere tutti partecipi della sua felicità:

“I risultati del primo semestre confermano la svolta che abbiamo imboccato, un vero e proprio cambio di passo. L’aumento della produzione e il miglioramento degli indicatori economici sono la prova tangibile della dedizione e competenza del nostro personale. Sappiamo che questa è solo la prima tappa di un lungo percorso, ma abbiamo costruito solide fondamenta per affrontare le sfide future e continuare a crescere al servizio del Paese.”

Il suo alter ego operativo, l’Ing. Errico Stravato, Amministratore Delegato, rincara la dose con la proverbiale modestia dei manager d’oltreoceano:

“Le nostre previsioni per la fine del 2025 sono ancor più rosee di quanto si potesse immaginare, con un valore della produzione oltre i 71 milioni e una redditività in netto miglioramento. Questi dati conferiscono basi solide al 2026, anno in cui Sogesid intende non solo consolidare la propria struttura industriale e gestionale, ma inaugurare anche una trasformazione profonda: passare dal ruolo di semplici esecutori tecnici a veri protagonisti della governance dei progetti.”

Insomma, un copione perfetto scritto a tavolino per far credere che la burocrazia possa divenire campione di efficienza e innovazione. Magari, osservandola da vicino, si scoprirà che non tutto ciò che luccica è oro… o almeno non subito.

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