Sicurezza: il dramma dell’opposizione, seduti per terra come a un sit-in!

Sicurezza: il dramma dell’opposizione, seduti per terra come a un sit-in!

Le opposizioni si sono ritrovate sedute a terra in aula, per dare il via alla loro ennesima sceneggiata durante l’assemblea del Senato. Il motivo? Naturalmente, denunciare a gran voce il dl sicurezza, definito da loro nientemeno che un “decreto paura”. Non si sa bene se abbiano in mente un film horror o un collegamento con il famigerato “dissenso” nelle sue varie sfaccettature, ma l’importante è creare un po’ di clamore.

I parlamentari di PD, M5S e Avs si sono distinti nel loro affiatamento, sventolando cartelli con la scritta “denunciateci tutti”. Chissà se, per caso, stavano cercando il riconoscimento come martiri della democrazia o se volevano semplicemente un momento di notorietà. E non è mancato il grido di “vergogna”, quasi si trattasse di una rappresentazione teatrale di pessimo gusto.

Il presidente del Senato, La Russa, ha deciso di dare spazio al primo iscritto, il leader di Azione, Carlo Calenda. Ma, sorpresa delle sorprese, Calenda ha preferito non interrompere questa “protesta pacifica”. E chi può biasimarlo? Nella sua vita politica, una simile opportunità per prendere le distanze da una manifestazione tanto pittoresca è un regalo raro.

Immediatamente dopo, La Russa ha sapientemente sospeso i lavori, convocando la capigruppo con un tempismo invidiabile. Chissà se anche questa volta si parlerà di come rendere il Senato un luogo “per tutti”, o se si limiteranno a fare l’ennesima riunione fotocopia, senza mai cambiare nulla. E, come da consuetudine, Italia Viva ha brillantemente deciso di astenersi, come un astigmatismo che si rifiuta di vedere chiaramente.

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