Nel giro di poche ore, una pioggia di firme ha investito la petizione del Patto Trasversale per la Scienza (Pts), che chiede a gran voce la rimozione di Paolo Bellavite e Eugenio Serravalle dal nuovo Nitag, il Comitato Tecnico Nazionale sulle Vaccinazioni. Quasi 6.000 adesioni raccolte sulla piattaforma Change.org testimoniano l’indignazione di medici, esperti e cittadini preoccupati per il futuro della salute pubblica e per un approccio scientifico che, evidentemente, fa acqua da tutte le parti.
Il Pts non le manda certo a dire: Bellavite e Serravalle, membri appena nominati, sono noti per aver espresso critiche più ideologiche che scientifiche sui vaccini, con un’attenzione particolare ai vaccini pediatrici e a quelli anti-Covid. L’elenco delle accuse non lascia spazio a dubbi: secondo il Patto, questi due avrebbero diffuso teorie pseudoscientifiche, minando la credibilità dell’intero comitato e seminando confusione tra la popolazione.
Tra i firmatari della petizione spicca il nome di Matteo Bassetti, infettivologo di punta, che ha condiviso questa linea netta di condanna verso le scelte degli organi nominativi. D’altronde, come si fa a fidarsi di chi non vanta una solida produzione scientifica in materia di vaccinazioni e si permette di mettere in discussione l’evidenza consolidata sulla sicurezza ed efficacia delle immunizzazioni?
Il Pts sottolinea come queste nomine rappresentino un pericoloso precedente di legittimazione delle teorie antiscientifiche, un regalo fatto a chi vuole alimentare dubbi e paure infondate. Un regalo che potrebbe erodere la fiducia pubblica nelle istituzioni sanitarie, alimentare un fenomeno già preoccupante come l’esitazione vaccinale e, ovviamente, infangare il prestigio del Nitag e di chi vi lavora con competenza. Insomma, un’autentica mina contro la cultura della prevenzione, pilastro di qualsiasi società civile che si rispetti.
