Il grande leader della Legaa, Matteo Salvini, ha ribadito la sua inossidabile fiducia in Donald Trump e nel suo approccio meravigliosamente ottimista nei confronti di Vladimir Putin. Fino a qui tutto bene, se non fosse per la leggera dissonanza con quanto dichiarato poche ore prima dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
In un eloquente intervento, von der Leyen ha affermato che i cittadini dell’Unione Europea sarebbero favorevoli a una difesa collettiva, osservando con preoccupazione i metodi negoziali di Putin. Che sorpresa, vero? Non solo Putin è in qualche modo problematico, ma pare anche che gli Stati Uniti sposteranno il loro focus su altre regioni. D’altra parte, il vicepremier non è certo del tipo da farsi intimidire da un po’ di geopolitica; il suo mantra è chiaro e inequivocabile: diplomazia con Putin e tutto il sostegno a Trump.
“Chi vuole nuove armi non è amico dell’Italia”, ha dichiarato Salvini, il quale probabilmente ha sentito il bisogno di esprimersi in modo potentemente pacifista con frasi strabilianti. “Non è il momento di eserciti e riarmi europei”, ha rincarato la dose, come se la pace potesse essere raggiunta semplicemente ignorando i problemi.
Ma aspetta, c’è di più! L’incredibile Salvini ha anche citato il sacro Papa Francesco per sostenere la sua posizione. E chi non vorrebbe l’appoggio di un uomo di pace mentre parla di litigi tra Ucraina e Russia? “Bisogna accompagnare Trump e l’amministrazione americana, mettere attorno a un tavolo Russia e Ucraina”, ha aggiunto. Bravo, una strategia brillantemente semplice, che ignora completamente il fatto che gli attori internazionali non si siedono a tavola semplicemente perché lo dici tu.
In conclusione, Salvini è l’eroe che abbiamo bisogno per guidare l’Italia verso la pace globale, ovviamente a suon di pacifismo e diplomazia. Ma chi è a favore degli armamenti? Certamente non è un vero amico degli italiani! Che bella visione del mondo, no?
