“Sento il clima di sospetto”, esclama Lorenzo Marchio Rossi nella sua lettera di addio. Davvero originale come inizio, vero? Il dirigente, sostenuto da Filippo Caracciolo, marito della manager Fiorella, che, ahimè, ha pensato bene di presentare una laurea taroccata per poter lavorare negli Aeroporti, ha deciso di lasciare il suo incarico. Chi l’avrebbe mai detto che la politica potesse essere così… tumultuosa?
Con un tono che rasenta il dramma, Marchio Rossi annuncia: “Le condizioni per proseguire il mio mandato serenamente sono scomparse”. E chi non lo noterebbe? Un clima pieno di fiducia, ah, come il cielo sereno di una giornata di pioggia. Ma non è tutto! La mancanza di fiducia e questo “presunto” clima di sospetto, che secondo lui nasce dai pregiudizi a livello nazionale e da una corrente minoritaria, stanno sabotando ogni suo sforzo. E Mary Poppins non è nemmeno nella stanza.
Le dimissioni, che definisce “irrevocabili” (che sorpresa!), vengono accompagnate da un “preoccupato” desiderio di un ambiente di collaborazione costruttiva. Ma siamo certi che chi ha presentato una laurea fasulla possa vagheggiare un mondo di armonia e cooperazione? Marchio Rossi sembra essersi reso conto che le sue aspirazioni politiche sono più fragili di un castello di carte.
Il Caso Fiorella
Ah, il mistero della laurea taroccata! Dietro le dimissioni di Marchio Rossi, si cela un affascinante intrigo: la laurea finta di Carmela Fiorella, utilizzata per entrare nella società degli Aeroporti di Puglia. Con una mossa degna di un romanzo di spionaggio, Fiorella è la moglie di Filippo Caracciolo, che, guarda caso, è stato il principale sostenitore di Marchio Rossi per la sua candidatura alla segreteria provinciale del PD. Come si suol dire, il pesce puzza sempre dalla testa, vero?
Non è forse ironico che un clima ostile nei confronti di Caracciolo possa riflettersi sul segretario provinciale? Ma, in fondo, chi ha bisogno di logica quando si gioca a chi è più furbo? Con questa situazione, Marchio Rossi ha fatto probabilmente la cosa più saggia: ritirarsi dall’arena. E forse, la prossima volta, una laurea in confetti sarà più appropriata per brillare negli Aeroporti di Puglia.



