Roma, proteste davanti alla sede di Fn contro i fascisti nel quartiere

Roma, proteste davanti alla sede di Fn contro i fascisti nel quartiere

Non c’è davvero nulla di più ridicolo e ipocrita di un raduno di un partito di estrema destra come Forza Nuova che si permette di festeggiare l’apertura di una nuova sede. L’evento ha avuto luogo in via Lucca a Roma, dove il leader, Roberto Fiore, ha mostrato la sua faccia da qualche parte tra il trionfo e la miseria. Nel pomeriggio, decine di giovani, con striscioni e bandiere, si sono radunati per manifestare il loro dissenso, urlando «siamo tutti antifascisti». Chiaro segno che, purtroppo, ogni giorno ci riporta alla realtà di un paese che sembra non imparare mai dalla propria storia.

La farsa di un’ideologia obsoleta

È sorprendente come un partito che continua a respirare odio e divisione possa pensare di trovare qualche consenso in pieno 2025. In un’epoca in cui diversi paesi stanno facendo progressi verso un futuro più inclusivo e tollerante, Forza Nuova si ostina a celebrare il passato, mentre il mondo intorno a noi evolve. Già, chi ha bisogno di innovazione quando ci si può rifugiare in vecchi rancori? Ma questa è solo la faccia della medaglia.

Giovani in protesta: gli eroi dimenticati

I giovani presenti, armati solo dei loro ideali, hanno fatto sentire la propria voce contro una retorica che non li rappresenta. Ignorano o, peggio, deridono il fatto che la loro presenza è l’unica cosa che può realmente fare la differenza. I ragazzi non sono qui per celebrare i fantasmi del passato, ma per far sentire il loro dissenso e la loro frustrazione verso una società che sembra un campo minato di false promesse e speranze infrante.

Contraddizioni all’ennesima potenza

Che dire poi delle risorse sprecate in questi eventi? Un raduno che non ha altro scopo se non quello di rinvigorire rancori, mentre i servizi pubblici collassano e le vere sfide della società rimangono senza risposta. Ci sono paesi nel mondo che hanno fatto passi da gigante, mentre noi ci ostiniamo a rimanere indietro, incatenati a politiche obsolete.

Ironia delle «soluzioni»

Se solo ci fosse qualcuno che si prendesse il tempo di progettare misure reali anziché rincorrere fantasmi, potrebbe essere tutto così semplice! Ma, ahimè, siamo relegati a uno spettacolo grottesco di false soluzioni e slogan vuoti. Se mai qualcuno decidesse di gettare una luce su questi temi, magari, chissà, potremmo scoprire che le reali soluzioni sono lì, a portata di mano, ma ignorate dall’inefficienza di un sistema che preferisce rimanere nel buio.

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