Come sempre, l’arte si è dimostrata un’arma a doppio taglio. L’ultima creazione della street artist Laika è durata all’incirca 24 ore prima di essere vandalizzata. Situata nel quartiere di Monteverde Vecchio a Roma, l’opera rappresentava un audace (e decisamente provocatorio) bacio tra Adolf Hitler e Benjamin Netanyahu, il che ha sicuramente alzato qualche sopracciglio qui e là.
Dopo che il murale è stato quasi completamente strappato dal muro, rimane solo un accenno della figura del Führer. A dare notizia di questo atto vandalico è stata la stessa artista, che non ha potuto fare a meno di commentare sarcasticamente: “Quando la verità fa paura” mentre condivideva l’immagine del murale ridotto a brandelli. Per aggiungere un ulteriore pizzico di ironia, ha poi malsimamente commentato: “Hanno ricevuto il messaggio”. Che simpatica ecletticità!
Nonostante le reazioni (accesissime, a dir poco) all’opera provocatoria, Laika non ha fatto mistero delle sue inclinazioni politiche riguardo al conflitto israelo-palestinese. Presentando il murale, ha avuto il coraggio di dichiarare: “Ho scelto un’immagine estrema per scuotere stampa e opinione pubblica”. Bravo Laika, perché cosa c’è di meglio che utilizzare immagini che evocano uno dei capitoli più bui della storia per attirare l’attenzione su questioni attuali? Davvero una scelta da premio Nobel!
Riuscire a collegare il governo israeliano, spalleggiato da potenze come gli Stati Uniti e l’Unione Europea (con l’Italia e la Germania in prima fila), a una sistematica operazione di annientamento del popolo palestinese è un’operazione di comunicazione di altissimo livello. Davvero, chi avrebbe mai pensato che il conforto della storia potesse servire a qualcosa di così… contemporaneo?


