Quando pensi che l’inefficienza amministrativa abbia toccato il fondo, ecco che il Comune di Roma riesce a scavare ancora più in basso. Tra l’1 e l’8 gennaio 2025, una raffica di multe ha colpito le auto elettriche e ibride parcheggiate sulle strisce blu, nonostante per loro il parcheggio sia gratuito. La giustificazione? Un “guasto informatico”. E i cittadini? “Non pagate le multe”, dicono dal Campidoglio. Come se fosse un favore.
Un guasto informatico o l’ennesima scusa?
Circa un migliaio di persone si sono viste recapitare a casa lettere con richieste di pagamento per sanzioni che non avrebbero mai dovuto ricevere. Possessori di auto elettriche e ibride, convinti di poter parcheggiare gratuitamente, si sono ritrovati nel mirino di un sistema che sembra incapace di distinguere tra chi rispetta le regole e chi no. Roma Servizi per la Mobilità ha ammesso l’errore, attribuendolo a un “disguido tecnico-informatico imputabile alla società di manutenzione”. Ah, la cara vecchia colpa del computer.
Incompetenza travestita da tecnologia
Il sistema di rilevamento non è stato in grado di riconoscere le targhe delle vetture autorizzate a posteggiare gratuitamente sulle strisce blu. Di conseguenza, gli operatori addetti ai controlli hanno multato anche le auto elettricheo ibride, parcheggiate regolarmente senza biglietto. Viene da chiedersi: ma questi sistemi non dovrebbero semplificarci la vita? O forse sono solo l’ennesima dimostrazione dell’incompetenza di chi li gestisce?
Cittadini ostaggio dell’inefficienza
Immaginate la frustrazione di chi, dopo aver investito in un’auto ecologica, si ritrova a dover combattere contro multeingiuste. Non solo si cerca di fare la cosa giusta per l’ambiente, ma si viene anche penalizzati per colpa di un sistema fallace. E la soluzione proposta? “Non pagate le multe”. Come se il tempo perso e lo stress accumulato non avessero alcun valore.
Promesse tecnologiche e realtà disastrose
Ci avevano promesso una città più smart, con sistemi all’avanguardia per la gestione della mobilità. Ma la realtà è ben diversa: guasti informatici, disguidi tecnici e una totale mancanza di responsabilità. E mentre le istituzioni si nascondono dietro scuse e promesse, i cittadini pagano il prezzo dell’inefficienza.
Possibili soluzioni? Non trattenete il respiro
Se mai qualcuno si degnasse di pensarci, forse si potrebbe:
- Implementare sistemi di controllo più affidabili e meno soggetti a “guasti”.
- Garantire una manutenzione adeguata dei sistemi tecnologici.
- Assumere personale competente in grado di gestire queste tecnologie.
Ma non illudiamoci: finché l’inefficienza regna sovrana, queste rimarranno solo belle parole.