Ah, Maurizio Landini, il nostro instancabile segretario della Cgil, ci ha regalato una perla di saggezza. “In Italia oltre 14 milioni di persone hanno votato, è un punto di partenza”, ha dichiarato trionfante durante una conferenza stampa al Centro congresso Frentani. Ma non vorremmo rovinare la festa, giusto?
Insomma, l’obiettivo era pur sempre quello di raggiungere il quorum per cambiare le leggi. Ma, ahimè, si scopre che questo obiettivo non è stato particolarmente fortunato. Chissà come mai, forse ci sono troppi italiani che preferiscono sorseggiare un caffè piuttosto che riflettere su questioni politiche serie.
Si, esatto, diciamolo chiaramente: 14 milioni di votanti è un traguardo impressionante, se solo fosse sufficiente per fare la differenza. Ma a quanto pare, nel mondo della politica italiana, il “punto di partenza” rimane un po’… vago. Forse dobbiamo cominciare a rivalutare il significato di “cambiamento”.
Ma ecco la verità: siamo abituati a sentir parlare di grandi numeri e di ambizioni sfrenate, mentre la realtà è che avere una popolazione di oltre 60 milioni di persone che non si affatica nemmeno a esprimere un voto dovrebbe farci riflettere. Ma Landini sembra festeggiare come se avesse vinto il superenalotto.



