Quando innovare significa riciclare vecchie frasi: la campagna delle europee 2024 si prende un premio che nessuno ha chiesto

Quando innovare significa riciclare vecchie frasi: la campagna delle europee 2024 si prende un premio che nessuno ha chiesto

Ah, la campagna elettorale per le europee del 2024, quel capolavoro di comunicazione intitolato “Usa il tuo voto o gli altri decideranno per te”. Realizzata in collaborazione con la fantomatica agenzia NoA | &Co., ha così tanto spopolato da collezionare premi a go-go, dal livello nazionale a quello internazionale. Impressionante, no? Un vero trionfo di creatività che non mancherà di far riflettere… o forse no.

Il premio più scintillante in questa vetrina di medaglie è il Grand Prix per l’efficacia creativa di Eurobest, assegnato proprio questo mese. E perché mai? Per la sua “forza concettuale” (oh, che originalità!), la “rilevanza europea” (ovvio, siamo in Europa) e, dulcis in fundo, per il suo “impatto tangibile sull’impegno democratico”. Tradotto in parole povere: hanno fatto un video figo che ha fatto sembrare tutti più impegnati.

Prima di questo trionfo, la stessa campagna aveva già sfilato sul tappeto rosso dei premi danesi, centrando il massimo riconoscimento con il The TRUE Award in ben tre categorie – “regia”, “film oltre i 60 secondi” e “cast”. Non si è fatta mancare nemmeno il Coup de Cœur in Francia, premio che suona esattamente come un colpo di fulmine mediatico per i “contenuti del brand”/RSI.

Non contenti, i produttori si sono presi anche due ori agli Danish Digital Awards nelle categorie “pianificazione multicanale” e “finalità”. Per non farsi mancare nulla, la lista di premi includerebbe anche un bronzo ai Clio Awards per “film senza copione” ed “efficacia creativa”, una Matita d’oro al One Show per il “cast” e una Matita di legno ai D&AD Awards, sempre per lo “strepitoso cast”. Insomma, un vero e proprio festival di premi per chi sta davanti e dietro la macchina da presa.

E la festa continua: un oro al premio La Nuit des Rois nella categoria “aziendale e istituzionale”, un altro oro a Deauville Green Award per i “diritti umani” e un terzo oro ai Creative Circle Awards danesi per gli “earned media”, vale a dire quella copertura gratis che ti fanno i fan più sfegatati. Per finire in bellezza, si aggiungono due premi ai Rambuk Awards danesi per “campagna” ed “effetto” e tre splendidi Effie d’argento sempre in Danimarca per “contenuti brandizzati”, “non profit” e “relazioni pubbliche”. Ah, e non dimentichiamoci che la campagna è stata pure tra i finalisti del mitico Festival della creatività Leoni di Cannes 2025. Praticamente, lo show ha fatto il giro d’Europa a suon di premi, applausi e qualche sbadiglio.

Tutta questa esposizione non è stata vana, dicevano loro. La campagna è arrivata a ben 27 Stati membri dell’UE, ottenendo risultati clamorosi come un tasso di ricordo del 40%, 339 milioni di visualizzazioni online completate e un’impressione complessiva da capogiro di 1,06 miliardi. E naturalmente non poteva mancare un aumento vertiginoso dei votanti tra chi ricordava la campagna, il che ha fatto schizzare l’affluenza alle europee 2024 al livello più alto dal 1994. Tutto ciò grazie a quattro minuti di documentario dove nonni e nipoti di ogni angolo d’Europa ci illuminavano sulle meraviglie della libertà e della responsabilità democratica. Insomma, un vero capolavoro di empatia familiare.

Per distribuire questa perla, è stato utilizzato un mix a 360 gradi di media a pagamento, gratuiti, condivisi e di proprietà. Non paghi, l’hanno proiettata al Festival di Cannes e in quasi 900 sale cinematografiche europee, giusto per assicurarsi una copertura organica senza precedenti. Perché se non sei su grande schermo, sei quasi invisibile.

Dati principali

Riassumiamo questo piccolo miracolo:

– 40% di ricordo in tutta Europa (quasi avessero fatto una versione netflix)

– 339 milioni di video visti fino alla fine (perché non è mai abbastanza)

– Più di mille articoli pubblicati, perché non c’è pubblicità senza stampa amica

– Oltre 22mila passaggi televisivi gratuiti su quasi 400 canali (sbaragliando la concorrenza delle soap opera)

– Un valore mediatico stimato a 43,2 milioni di euro (certo, perché la democrazia si compra anche a suon di euro)

– Un incremento del 45% dell’affluenza tra chi ricordava la campagna (missione compiuta, chiaro)

– L’affluenza complessiva più alta dal 1994 (addirittura, sembrerebbe che votare possa davvero interessare qualcuno)

Dichiarazione ufficiale

Christian Mangold, direttore generale della Comunicazione al Parlamento europeo, ha commentato il successo con quella tipica delicatezza istituzionale che fa sempre piacere sentire:

“Questi riconoscimenti sottolineano la forza dei legami creati con storie tratte da esperienze reali. La campagna ha ricordato agli europei che tutti dobbiamo fare la nostra parte per proteggere la democrazia e tramandarla di generazione in generazione. Quando si riconoscono in queste storie, cittadine e cittadini sono più inclini a vedere il valore della democrazia.”

In sintesi, se non avete ancora capito che il vostro voto è importante, beh, questa campagna ha fatto tutto il possibile – premi compresi – per spiegarvelo. Ora tocca a voi, che almeno siete stati avvertiti. E se non votate, pazienza: qualcuno deciderà per voi. Sempre più democraticamente, ovviamente.

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