Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha pensato bene di fare i suoi calorosi auguri direttamente nell’aula di Palazzo Madama al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che compie la bellezza di 84 anni. Perché niente dice “auguri” come una cerimonia ufficiale in un Parlamento, vero?
La Russa ha dichiarato con tono solenne di voler ricordare a tutti, proprio lì, in Aula – perché evidentemente nessuno avrebbe potuto scordarselo da solo – che è il compleanno del presidente. Poi, ovviamente, ha concluso con un fragoroso “Gli facciamo i più affettuosi e caldi auguri. Auguri, presidente!” accompagnati da un applauso di circostanza degno di un film politico di serie B.
Prima di questa performance dal vivo, non contento di celebrare il momento davanti a tutti, La Russa ha anche sentito il bisogno di replicare l’omaggio tramite i social, perché si sa, un buon politico deve coprire ogni piattaforma mediatica disponibile.
Nel suo messaggio di “autocelebrazione” e ovvia adulazione ha sottolineato che Mattarella è stato un modello di “autorevolezza, equilibrio e rigore”, qualità che lo avrebbero “sempre contraddistinto” e trasformato in un “punto di riferimento saldo per le istituzioni e i cittadini”. Un ritratto tanto edificante e paludato da far venire il sospetto che qualcuno stesse leggendo un manuale del perfetto dirigente di Stato piuttosto che qualcosa di autentico.
Ovviamente, non poteva mancare il grande finale: la “gratitudine per il suo importante operato”, perché si sa, anche nei giorni di festa c’è sempre bisogno di ricordare quanto sia prezioso il lavoro silenzioso – ma visibilmente celebrato quanto un’opera d’arte – di un presidente della Repubblica.
Ora, se qualcuno pensava che i festeggiamenti sarebbero stati più sobri, evidentemente ignorava la specialità dell’arte della politica italiana: celebrare con applausi e post social a ogni occasione disponibile, anche quando si tratta solo di un semplice compleanno.
