Quando il maltempo fa il boss: alberi stramazzati e città sott’acqua al centronord

Quando il maltempo fa il boss: alberi stramazzati e città sott’acqua al centronord

Il maltempo fa il bello e il cattivo tempo nel centro-nord Italia, scatenando un vero assalto di emergenze e interventi.

Da ieri, i vigili del fuoco sono letteralmente sommersi dalle chiamate, con più di 1.300 interventi in Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto e Toscana. La sola Roma e provincia ha visto circa quaranta operazioni, prevalentemente per rami pericolanti e sinceri allagamenti, assolutamente normali in caso di pioggia, ma comunque degni di nota.

Come sempre, la Lombardia si distingue: ben 520 soccorsi tra Monza Brianza, Pavia e Varese. Un numero che fa quasi pensare a una specie di maratona dell’emergenza, con le squadre a correre da un’alluvione a un albero caduto.

Il Veneto non è da meno: 110 interventi perlopiù concentrati nel trevigiano, tra la città e Villorba, più qualche incursione nella zona dei Colli Euganei a Padova. A Vicenza, invece, i pompieri sono stati chiamati per un terrapieno franato nella tranquilla Monteviale. Fortunatamente, senza vittime o feriti: un dettaglio che rende il tutto un po’ meno apocalittico, ma non troppo.

Piemonte e Toscana viaggiano a ritmo simile, con rispettivamente 260 e oltre 300 interventi solo nell’ultima giornata. In Piemonte, i maggiori centri colpiti sono Novara, Alessandria e Verbania Cusio Ossola. La Toscana ha patito sopratutto la costa centro-settentrionale, colpita da temporali violenti, raffiche di vento fino a 100 km/h e danni sparsi nel tratto Livorno-Versilia-Massa.

Gli stabilimenti balneari, pezzi pregiati di ogni estate, sono stati messi in ginocchio, sommersi da allagamenti e alberi caduti nelle province di Pisa e Pistoia. Il tutto condito da un downburst – per chi non masticasse meteorologia – un fenomeno atmosferico rapidissimo e potenzialmente devastante, impreziosito da fulmini a volontà e momenti di viva apprensione popolare.

La Protezione Civile, impegnata senza sosta nel monitoraggio, cerca ancora di mettere ordine nel caos: le conseguenze precise sono ancora tutte da quantificare, nonostante l’apparente tranquillità di alcune zone, come a Monteviale. Insomma, il centro-nord Italia ci regala un altro capitolo di quella saga che non sappiamo se definire “emergenza” o semplicemente normalità meteorologica degli ultimi anni.

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