Quando i millantatori diventano esperti: i miracolosi consigli di TikTok per risolvere ogni guaio

Quando i millantatori diventano esperti: i miracolosi consigli di TikTok per risolvere ogni guaio

Che sconfitta epocale quella dei giovani di oggi, convinti che risolvere i problemi sia cosa da TikTok ma, ahimè, non è affatto così. Lo ha detto senza peli sulla lingua Luca Bizzarri, commentando con una punta di sadico divertimento la vicenda del ragazzo ventenne che ha fatto il giro del web rifiutando un lavoro da animatore a Rimini perchĂ©, cito testuale, “sottopagato e con pareti ammuffite nell’alloggio”.

Bizzarri si è sbizzarrito nel ricordo nostalgico di “com’eravamo ingenui noi”, sostenendo che la sua generazione appena arrivata sul mercato del lavoro si preoccupava solo di questioni molto più vitali, come chiedersi se “c’è figa?” – non proprio tematiche da vertice sindacale, ma almeno viaggiavano bassi e facevano meno rumore. Poi ha lanciato un anatema generazionale, rivendicando orgogliosamente la sua epoca come “la peggiore della storia”: peggiori figli, peggiori genitori, ma soprattutto, ha ribadito, colpevoli di aver allevato una generazione di mitomani convinti che i problemi si risolvano con un video su TikTok.

Il cuore del problema, secondo Luca Bizzarri, non è certo il ragazzo né il suo video, ma gli adulti che prestano troppa attenzione a queste performance social. Per lui, il clamore montato intorno a quel video è più volatile e pericoloso di una scorreggia in ascensore: dura pochi istanti, eppure viene subito trasformato in “notizia” da prima pagina. Il ragazzo aveva tutto il diritto di rifiutare quell’impiego — è una questione tutta sua — e sarebbe dovuto restare solo un episodio privato, ma invece eccolo lì, sotto i riflettori per l’eterno spettacolo del disgusto collettivo online.

Bizzarri usa la storia per un’affilata lezione sulle responsabilità delle diverse generazioni. I suoi padri hanno combattuto per cambiare il mondo, i nonni hanno fatto la Resistenza, e la sua generazione? “Bastava non rompergli i coglioni”, con il massimo della lotta sociale ridotto a fare i paninari, una protesta sociale di altissimo profilo insomma. E ora, come un boomer nostalgico con un pizzico di astio, si ritrova questi giovani di oggi, che neanche lontanamente riescono a gridare al mondo il loro disappunto se non con un video virale su TikTok degno di un reality show.

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