Quando i Comuni comandano la polizia locale e la sanità si sveglia: aumenti e taser a go-go per tutti, grazie sindacati!

Quando i Comuni comandano la polizia locale e la sanità si sveglia: aumenti e taser a go-go per tutti, grazie sindacati!

Come sempre, in una magica giornata estiva, il Consiglio di Trento si prepara a mettere in scena l’attesissima “maratona” – che non sarà certo una corsetta domenicale – cominciando ufficialmente oggi, 18 luglio. Alle dieci in punto, il solito presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ci delizierà leggendo la relazione sull’assestamento di bilancio. Ovviamente, come vuole la tradizione, la seduta si fermerà lì, per lasciare la magnifica opportunità ai consiglieri di meditare profondamente sulle linee guida imposte dal nostro illuminato governatore.

Certo, non è tutto qui: è anche il momento perfetto per intavolare le trame diplomatiche (leggasi trattative) tra giunta e opposizioni, con lo scopo eroico di evitare un ostruzionismo che, diciamolo, non è solo una minaccia vuota da palcoscenico. Come a conferma della serietà del gioco, ecco spuntare un “muro” di ben 17.000 emendamenti depositati a futura memoria. Ecco la chicca: nessuno di questi sarà ritirato, a meno che l’esecutivo non si degni di aprire uno spiraglio per alcune – dico alcune – delle proposte minoritarie. Un vero scambio fra gentleman, che fa impallidire ogni negoziato internazionale.

Il manuale dell’emendamento: natalità, sanità e casa a gogò

Guarda un po’, a dominare la scena sono temi eterni quanto il buon vino: natalità, sanità, welfare e casa, su cui il centrosinistra ha deciso di riversare la sua energia nei suoi emendamenti “di merito” – perché, ovviamente, c’è chi ha pensato bene di arrivare a quota 11.000 emendamenti solo per ostruire con gusto, senza nemmeno prendersi il fastidio di proporre qualcosa di serio.

E come non citare il portentoso Filippo Degasperi di Onda, che con i suoi circa 5.000 emendamenti ci regala un festival di proposte, degne di un’enciclopedia. A suo dire, occorre che quei fondi risparmiati togliendo l’agevolazione Irap alle imprese che assumono vengano trasferiti direttamente al personale sanitario. Tiè, sette milioni e mezzo – un tesoretto che, guarda caso, aleggia come una fata madrina nei sogni dei camici bianchi del territorio.

Non basta: Onda punta il dito sull’arcano mondo della formazione professionale, reclamando a viva voce la stabilizzazione del personale docente e l’allineamento economico con la scuola statale. Una battaglia epica, quasi un Odissea moderna. E per chiudere in bellezza, ecco la proposta “alla moda” sul turismo: zero tassa di soggiorno per i trentini residenti che, nel 2026, vorranno concedersi il lusso di trascorrere le ferie in Trentino. Altro che viaggiare all’estero, più comodo e conveniente stare a casa – naturalmente a spese dei contribuenti.

Stipendi e agricoltura, i cavalieri della maggioranza

Passando alla maggioranza, il rappresentante alfieresco della Lega, Mirko Bisesti, si è messo in gioco con un ordine del giorno destinato a decorare la cronaca politica locale. La sua missione? Contraddire senza mezzi termini la proposta della Commissio­ne europea di tagliare del 20% la Politica agricola comune. Una scelta “grave”, ci tiene a rimarcare con piglio da paladino. Bisesti non manca di ricordare che, evidentemente, il mondo agricolo trentino è sacro e intoccabile, degno di protezioni da leoni da tastiera e ordini del giorno infiniti.

Occhi puntati soprattutto sugli emendamenti firmati dal governatore Fugatti, come quello già annunciato che prevede l’aumento degli stanziamenti per il personale sanitario.

Nursing Up, ovviamente, celebra questo «primo importante passo» per recuperare il «considerevole differenziale stipendiale con la vicina provincia di Bolzano», sperando in una corsa a tutto sprint per l’approvazione del disegno di legge e un iter accelerato in giunta così da far arrivare rapidamente queste generose risorse.

Anche l’Ordine degli infermieri appare soddisfatto: «Un passo nella giusta direzione», dicono, con la speranza che questo primo timido segnale trovi presto un’applicazione più ampia, arrivando a interessare tutti gli infermieri della provincia, infermieri delle Rsa inclusi, ovviamente.

Nel frattempo la Cisl Fp rilancia con altre richieste di risorse supplementari, stavolta per il contratto del comparto Autonomie locali. E non dimentica di invocare attenzione speciale per il settore delle Aziende pubbliche di servizi alla persona, giusto per evitare quelle fastidiose «sperequazioni» tra profili sanitari e socio-sanitari che sembrano tormentare gli amministratori come un incubo ricorrente.

Il personale sanitario, il taser e altre meraviglie della giunta

A questo punto, però, Fugatti si spinge oltre: non si limita a difendere la salute degli operatori sanitari, ma inserisce nel suo pacchetto di emendamenti una modifica curiosa relativa alla sperimentazione dell’uso del taser per la polizia locale. Ah, la sicurezza prima di tutto, anche se, ovviamente, il tutto è condito da un bel progetto «complessivo di attuazione della sperimentazione», messo sul tavolo dal Consorzio dei comuni e comprensivo di formazione e addestramento.

Ecco allora che il costo del progetto sale da 150mila a 160mila euro: giusto quei 10mila in più per garantire la preparazione adeguata, perché mica possiamo lasciare la polizia locale impreparata con le sue nuove, terrorizzanti armi elettriche da tasca.

Non finisce qui, perché la giunta decide anche di aumentare gli stanziamenti per le scuole dell’infanzia equiparate, passando da 622mila a 772mila euro. Evidentemente un aumento volto a risolvere problemi di vitale importanza, o almeno così suggeriscono le cifre.

Infine, come ciliegina sulla torta, viene introdotto un articolo con la prevedibile idea di predisporre un piano di emergenza nel caso in cui qualche sfortunato incidente dovesse verificarsi in una galleria ferroviaria. Un classico esempio di come si pianifica il prossimo disastro, molto preventivo e iperattivo, tanto per non farsi mancare nulla.

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