Ieri mattina a Segrate si è spento Paul Baccaglini, volto noto soprattutto per essere stato inviato del celebre programma Le Iene. La notizia, naturalmente, è sbucata come un fulmine a ciel sereno direttamente dai canali social del programma, che ha voluto salutare il suo “ex” con un laconico messaggio: “Martedì mattina è venuto a mancare Paul Baccaglini, un nostro inviato che ha fatto parte della squadra de ‘Le Iene’ qualche anno fa. Abbracciamo forte tutta la sua famiglia”. Che tenerezza, un abbraccio virtuale per affrontare un dolore reale.
Chi non ricorda, poi, quel breve ma intenso capitolo da presidente della squadra di calcio del Palermo? Cinque mesi nel 2017 durante i quali Baccaglini ha vestito i panni del leader calcistico, probabilmente un’esperienza da dimenticare tanto quanto quella di essere il più chiacchierato inviato TV. Secondo quanto trapelato, il suo corpo è stato rinvenuto nella sua abitazione di Segrate, periferia milanese, proprio dalla sua compagna. Una scoperta che chiaramente lascia spazio a mille domande e a un silenzio assordante.
Le prime informazioni, ovviamente da prendere con tutta la cautela del mondo, indicano una morte dovuta a un gesto volontario. Per chi ama il mistero e le conseguenti speculazioni, i carabinieri di Milano stanno indagando e la Procura ha autorizzato l’autopsia per fare un po’ di luce su questa vicenda oscura e triste. Come sempre quando la realtà supera di gran lunga la fantasia, ci ritroviamo a riflettere sulle vite dietro le telecamere e su quanto poco si conosca di chi, a un certo punto, smette di apparire ma resta silenziosamente tra noi.
