Omicidi a Villa Pamphili l’incredibile muto spettacolo di Kaufmann davanti ai pm

Omicidi a Villa Pamphili l’incredibile muto spettacolo di Kaufmann davanti ai pm

Francis Kaufmann, protagonista di un dramma degno di un romanzo noir, ha scelto il silenzio come unica difesa davanti ai magistrati di Roma. Questo pomeriggio, i pm sono ritornati nel carcere di Rebibbia, dove l’uomo siede, dopo essere stato deportato dalla Grecia per l’omicidio della figlia, Andromeda, trovata senza vita il 7 giugno scorso insieme alla madre Anastasia Trofimova.

Ah, la giustizia italiana non si fa mancare nulla: nelle ultime settimane il giudice per le indagini preliminari (gip) ha emesso un’altra ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’americano, su richiesta dei pm coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Stavolta l’accusa è l’omicidio aggravato della compagna. Non una novità, si direbbe, visto che l’autopsia ha spalancato la bocca sulle cause della morte: soffocamento per la povera donna.

Da un’indagine così “limpida” emerge un quadro degno di un thriller psicologico, con un padre assassino che preferisce il mutismo e una famiglia distrutta in circostanze da far rabbrividire. Nel frattempo, nelle sale di giustizia si snoda una storia che non lascia spazio a mezze parole o compassione.

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