Ecco a voi Nscale, l’ennesima società inglese che si crede la salvatrice dell’infrastruttura per l’intelligenza artificiale. Non bastava la Silicon Valley, ora anche Londra si mette in corsa per tirare fuori i soliti miliardi dalla borsa. Secondo le ultime notizie, Nscale sta pianificando un’IPO, ma, sorpresa sorpresa, senza nemmeno dire dove pensa di piazzare le proprie azioni sul mercato. Misteri aziendali degni di un thriller finanziario.
Il CEO, Josh Payne, si è lasciato sfuggire al Financial Times che l’ipo potrebbe arrivare “nel secondo semestre del prossimo anno”, giusto il tempo di far girare bene i soldi freschi e promettere al pubblico rendimenti da capogiro. O almeno così sperano loro.
Ma la vera chicca arriva dal mega accordo da 14 miliardi di dollari che Nscale ha appena firmato con il colosso americano Microsoft. Ovviamente, lasciamo perdere i dettagli, perché quando si tratta di numeri da capogiro come questi, si è sempre molto vaghi. Il presidente non dice neanche se il prezzo è giusto o è stato fatto sotto effetto di qualche magia contabile.
In realtà, sempre Microsoft ha deciso di comprare circa 200.000 GPU NVIDIA GB300 da Nscale, che include pure 75.000 unità già promesse per progetti in Norvegia e nel Regno Unito, portando il conto finale – a detta di stime non ufficiali – a sfiorare la bellezza di 23 miliardi di dollari. Ovviamente, nessuno conferma ufficialmente questa cifra, ma perché lasciarsi scappare un numero così succulento?
Questa notizia arriva a pochi giorni da un’altra sfavillante raccolta di fondi da 433 milioni di dollari, che seguiva a ruota una precedente mega-finanziaria da 1,1 miliardi, la più grande serie B mai vista in Europa. A contribuire a questo fiume di denaro ci sono anche nomi altisonanti come Dell, NVIDIA, Nokia e persino un gestore di fondi chiamato Blue Owl Managed Funds, chissà se con qualche trucco sotto la manica.
Fondata nel 2018, Nscale si presenta come l’astro nascente che sfrutta l’ondata dell’AI, cavalcando l’onda di un mercato che sembra non riuscire a staccarsene, alimentato da investitori pronti a comprare qualunque cosa con la sigla AI accanto. Qualcuno parla di bolla? Ma figurarsi, loro non danno segno di rallentare e anzi, dicono di essere “sempre in contatto con investitori per opportunità future.” Tradotto: la festa dei soldi continua, altre IPO in arrivo per alzare ancora di più il sipario su questo circo finanziario.
