Il colosso tecnologico Microsoft non si limita a guardare al futuro con ottimismo. Decide invece di inaugurare il nuovo anno fiscale con un classico: un massiccio giro di licenziamenti. Non uno, non due, ma migliaia di dipendenti – la cifra finora ipotizzata è di circa 9.100 persone, pari al 4% della sua forza lavoro globale – si troveranno improvvisamente fuori gioco. Un modo piuttosto diretto per dare il benvenuto all’anno nuovo, non troviamo?
Questa manovra arriva come un perfezionamento di una strategia già evidente nei mesi scorsi. Ricapitolando: tra maggio e giugno Microsoft aveva già messo in cassa quasi 6.000 dipendenti, con una buona fetta – quasi 2.300 – direttamente dalla sede di Washington. Evidentemente, nemmeno questi numeri bastavano a rassicurare il management.
Per contestualizzare meglio il tutto, ricordiamo che la multinazionale fondata da Bill Gates può vantare una forza lavoro di oltre 228.000 persone sparsi nel mondo. Tagliare migliaia di posti di lavoro significa quindi intervenire in modo drastico, quasi chirurgico, ma soprattutto molto visibile.
Insomma, se pensavate che il progresso tecnologico significasse solo crescita e assunzioni, vi sbagliavate di grosso: pare che anche nelle più grandi imprese del pianeta si possa fare piazza pulita con sorprendente disinvoltura. Tanto il futuro, evidentemente, sarà sempre più digitale… ma non abbastanza da salvare tutti dal licenziamento.



