Finalmente la giunta comunale di Merano si mette in moto. Tra deleghe ufficializzate, qualche giorno di ozio ben meritato e un po’ di staffetta interna, la squadra della neosindaca Katharina Zeller ieri ha debuttato con la sua prima conferenza stampa. Temi caldi? Il risanamento dell’ex colonia di San Vigilio, i misteriosi meandri della prenotazione per il rinnovo della carta d’identità e, per chiudere in bellezza, la vedetta delle telecamere in città. Insomma, roba da far sussultare i cittadini.
Partiamo dall’ex colonia di San Vigilio, abbandonata a sé stessa da oltre vent’anni. Finalmente qualcuno ha deciso che, dopo un secolo di degrado, forse vale la pena darle un’occhiata. L’assessore provinciale Philip Achammer ha promesso di mettere mano al portafogli per sistemare il tetto, quel piccolo dettaglio che tiene al riparo dal sole (e soprattutto dalla pioggia). La sindaca, tutto entusiasmo e pragmatismo, ha spiegato che questo è solo il primo passo per proteggere l’edificio e poi “decidere il suo migliore utilizzo”. Nel frattempo, possiamo stare tranquilli: nessuno si bagnerà almeno per un po’.
Passando alle pratiche burocratiche, l’assessore Daniele Di Lucrezia ha annunciato con un pizzico di orgoglio che il servizio per il rilascio delle carte d’identità è stato “potenziato”, passando da 11 a 26 appuntamenti giornalieri. Un vero e proprio miracolo di efficienza. Peccato che molti cittadini scelgano di fissare l’appuntamento per poi magicamente dimenticarsi di presentarsi o peggio ancora, di non ritirare la carta. Comportamenti che ovviamente bloccano il sistema, impedendo a qualcun altro di accedere al servizio. Qualcuno ha mai pensato di mandare un promemoria o un segnale di fumo? No? Ah, beh, allora continuiamo così.
Sicurezza: un’epopea di telecamere e controlli fantasma
Passiamo all’argomento che fa tremare le vene ai polsi dei più prudenti: la sicurezza. La giunta, con un certo imbarazzo, si mostra scettica sul progetto dei controlli di vicinato, che in realtà era un’idea della giunta precedente. A quanto pare, nei primi mesi i due cittadini “formati” a difesa del vicinato sono rimasti senza nemmeno un’occasione per mettersi alla prova, visto che le segnalazioni sono state… zero. La sindaca taglia corto: si pensa se e come portare avanti questo capolavoro di efficacia.
Non mancano poi le telecamere, ben 200 dislocate per la città, come ha ricordato il comandante della polizia locale De Paoli. Un vero e proprio esercito elettronico pronto a scrutare ogni movimento della cittadinanza—da notare l’ironia del “conta-monete” tecnologico—ma chissà come mai i controlli di vicinato, che richiederebbero buona volontà e un po’ di partecipazione attiva, arrancano miseramente. Sicuramente un complotto internazionale contro l’efficienza meranese, oppure semplicemente la solita commedia politica.
La modernizzazione era ovviamente indispensabile, non si poteva più andare avanti con quel sistema antiquato che non permetteva alla Polizia locale di svolgere i suoi molteplici compiti, così ci dice la signora Katharina Zeller, la vera paladina dell’innovazione tecnologica comunale.
Nel frattempo, il nostro caro ex sindaco Dario Dal Medico, evidentemente poco soddisfatto dal semplice ruolo di consigliere comunale – che, ricordo, è tipo la pensione dei politici in fase di declino – ha scelto la via più “ambiziosa”: presiede ora il “mitico” Eco Center, la poltrona calda offerta elegantemente dal sindaco Claudio Corrarati. A ispirare questa nomina un certo Christian Bianchi di Forza Italia, perché si sa, dietro ogni decisione politica che conta c’è sempre un burattinaio che tira i fili.
Già si capiva che a Dal Medico stavano davvero strette quelle quattro mura del consiglio comunale: anche Paul Rösch, altro ex sindaco, aveva mollato dopo poco, e prima di loro nessun altro ex primo cittadino aveva avuto la brillante idea di accontentarsi così. Insomma, la scelta del nostro Dal Medico non è stata né un colpo di testa né un fulmine a ciel sereno, ma più un segreto di pulcinella, solo in attesa dell’occasione giusta per fare il salto di carriera.
Al suo posto, niente meno di Lucia Giampieretti, una donna dal curriculum politico brillante: già nel Partito Democratico, anima e mente dietro una lista civica tutta al femminile nel 2021 e ora capolista del movimento politico che porta, manco a dirlo, il nome del nostro Dal Medico. Ah, la politica di paese: tutto molto “familiare”, tutto molto “coerente”.