Bollente il clima in vista del ballottaggio a Merano. Già, perché che ci vuole per trasformare una campagna elettorale “sobria” in un karaoke di insulti? Ebbene, Dario Dal Medico ha deciso di convertirsi in un maestro di cerimonie sarcastico, mentre la sua concorrente Katharina Zeller non si fa pregare nel rispondere a tono.
“Il mio avversario, che da mesi si vanta di avere messo da parte il melodramma, ora si cimenta in attacchi personali che sarebbero stati più adatti a un reality show piuttosto che a un dibattito politico”, esordisce Zeller in un post che sembra più un comunicato stampa dell’ufficio legale che non un appello alla serenità. “Rifiutando di partecipare a un dibattito all’Ost west club, moderato da Christoph Franceschini, ha pensato bene di abbandonare il campo, accusandomi di cose a dir poco fantasiose”.
Ma non finisce qui, perché Zeller si lancia in un’affermazione che farebbe arricciare il naso a molti: “La fiducia non si compra, si conquista”. Come dire che, in un mondo in cui la politica e il marketing si abbracciano, qualcuno avrebbe la ricetta per l’onestà. “Il mio avversario, che ha avuto il suo bel da fare con alcuni gruppi di interesse, ora mi dipinge come un semplice strumento di lobby. Ma dai, un po’ di coerenza, per favore!”
Il coda di paglia non finisce però con Zeller; arriva in scena anche l’ex assessora Claudia Benedetti, avvocato anche lei, che sbattendo la porta della giunta riporta alla luce i conflitti con Zeller sull’Associazione culturale Est-Ovest. La trama si infittisce e si colorisce di ironia: che politici di professione possano dire di essere al disopra delle lobby è un po’ come affermare che il mare è asciutto.
In un panorama dove ognuno gioca le proprie carte sul tavolo dell’opinione pubblica, a Merano ci si può aspettare qualsiasi cosa. Del resto, se la politica è diventata un reality, chissà quali altre sorprese ci riserverà il ballottaggio. Se i cittadini pensano che l’onestà costi poco, è ora di comprarsi un buono sconto. Insomma, chi vincerà questa battaglia di parole e attacchi personali? Non ci resta che attendere e goderci lo spettacolo.
Questi grandi maneggi – scrive qualcuno con una chiarezza disarmante – sono una vera e propria farsa per i cittadini. Con i soldi, le spalle coperte e il tempo che Katharina Zeller ha avuto a disposizione, chiunque potrebbe vincere le elezioni. Ma di che stiamo parlando? Un gioco da ragazzi.
E poi, Benedetti lancia una pietra nello stagno già ribollente della politica meranese, dicendo: «Tanto lo sappiamo che da tempo c’è un accordo tra Zeller e Zaccaria; l’uno come sindaco e l’altro come vice. E imbottire il consiglio di due rappresentanti del Pd per arrivare a 20 non sarà una questione ardua». È da un bel po’ che Zeller e Zaccaria stano lavorando a questo piano audace. Ah, e Benedetti chiarisce: «Me ne sono andata per questo». Davvero sorprendente, vero?
Ecco una prospettiva che potrebbe realizzarsi, menzionata da Claudia Benedetti, se i Verdi decidessero di ritirare il loro accordo, stesosi durante una riunione di due sere fa. Fatto bene, signore e signori! Rischioso sarebbe escludere le Civiche, in particolare quella con il maggiore consenso, dalla gestione della città, costruendo una giunta Svp-Merano Coraggiosa-Verdi-Pd. Una giunta titolare di 19 consiglieri, ma incredibilmente sbilanciata dal punto di vista etnico. Un vero trionfo della democrazia!
In queste ore frenetiche, i contatti si susseguono per dare alla Svp una risposta entro stasera. Ma attenzione: questa risposta esclude apparente ufficiale e si dirigerà verso una semplice dichiarazione di sostegno. Se questa provenga da tutto il campo largo o solo da alcuni, beh, è ancora un mistero. Ma chi se ne importa? È solo politica, dopotutto.


