Maurizio Lupi eletto sindaco di Milano: è impensabile candidarsi a due anni dal voto, prima servono chiarimenti

Maurizio Lupi eletto sindaco di Milano: è impensabile candidarsi a due anni dal voto, prima servono chiarimenti

«È strano, vero? Si parla di centrodestra e sembra che il suo futuro si giochi sulle poltrone, mentre passano gli anni e la città rimane una sorta di teatro abbandonato. L’onorevole Maurizio Lupi, durante un convegno di UilTrasporti a Roma, ci offre una riflessione che suona tanto come un’ammissione quanto come una promessa: il centrodestra non governa a Milano da anni e ora sarebbe il momento di “capire le ragioni” di questo fallimento. Ma scusate, è davvero così difficile? Poteri che si accavallano, alleanze che si sfaldano e un’opposizione che sembra più abile a trovare un hashtag su Twitter piuttosto che a elaborare una visione concreta.

Il paradosso della candidatura anticipata

Già, non si può candidare a due anni dalle elezioni, ci avverte Lupi. Eppure, il centrodestra sembra innamorato dell’idea di fare promesse in attesa del grande giorno, quasi fosse un processo di accoppiamento tra ideali e voti. È come se ci si aspettasse che il popolo dimentichi lasciti passati e nullità programmatiche. Forse sarebbe utile un programma serio, ma ciò necessiterebbe di un’autentica introspezione. Non sarà forse ora di domandarsi perché la gente, invece di correre alle urne, corre via?

Assurdità e realtà

La questione del centrodestra è che, malgrado le sue (presunte) buone intenzioni, viene rivestito da un alone di inettitudine che aumenta ogni giorno di più. Al di là delle parole, resta una questione concreta da affrontare: quali sono i veri motivi per cui hanno perso terreno? Progetti incompleti, promesse disattese e una comunicazione politica che non riesce a dialogare con la realtà. Non stupiamoci poi se la città è diventata un mosaico di disillusioni, dove le persone cercano risposte e si trovano di fronte a un’agenda che scivola via come sabbia tra le dita.

Possibili vie d’uscita — Se solo ci fosse volontà

Le soluzioni? Eccole qui, capsule di ironia da assumere con riserva: prima di tutto, smettere di pensare che le persone possano ricordare quanto accaduto nel passato recente. E poi, ridefinire le priorità, dal dare un senso alla mobilità urbana all’affrontare seriamente questioni socio-economiche in modo sistemico. Perché, come dimostrano tanti paesi con governi più reattivi, il cambiamento è possibile solo se le parole si trasformano in azioni. Ma fintanto che il centrodestra gioca a rimpiangere il passato, il futuro resterà un miraggio. Non sarebbe ora di rivalutare anche questo?

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