Nella incantevole città dei Sassi, il primo turno delle elezioni amministrative non ha soddisfatto le aspettative. Ebbene sì, si va al ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco di Matera. A contendersi la fascia tricolore troviamo il brillante Roberto Cifarelli, con un sontuoso 32% dei voti, espressione di una vasta alleanza civica, e il magnate del centrodestra unito, Antonio Nicoletti, che si è fermato al 37,69%. Ma già i numeri parlano chiaro: chi ha bisogno di una maggioranza chiara quando ci sono così tante liste in gioco?
Roberto Cifarelli, classe 1963, consigliere regionale del Partito Democratico e una vera e propria bandiera del centrosinistra lucano, si presenta con una coalizione potente composta da ben nove liste civiche. Per quanto possa sembrare un’impresa dignitosa, quanti di noi avrebbero desiderato il dramma di scegliere tra così tanti nomi scintillanti? Con una lista che include Matera nel Cuore, Matera 2030, e addirittura Socialisti e + Matera, ci si chiede solo chi non avesse voglia di unirsi a questo variegato festival di promettenti illusioni.
Ah, e non dimentichiamo il sindaco uscente, Domenico Bennardi, sostenuto dal Movimento 5 Stelle, che si ferma al misero 7,7%. Dopo tutto, non è mai il momento giusto per un buon riscatto, giusto? E che dire di Vincenzo Santochirico con Matera Progetto Comune e Luca Prisco di Democrazia Materana? Come se scegliere tra un vizioso cocktail di candidati non fosse già abbastanza complicato.
Il ballottaggio è in programma per domenica 8 e lunedì 9 giugno. Quando questi due campioni della democrazia nuovamente si sfideranno, ci permetterà di capire un aspetto fondamentale: i cittadini di Matera sono pronti a decidere chi si merita di essere sepolto sotto un altro mazzo di promesse irrealizzabili?
