Che sorpresa all’Arena Flegrea di Napoli: appena i Massive Attack salgono sul palco, il pubblico si scatena in cori, sventola kefiah e bandiere palestinesi come se ci fosse un mondiale di solidarietà in corso.
Ovviamente, non potevano mancare i soliti video didascalici che illustrano, con grande senso della tempistica, numeri da lacrime sugli “eroi civili” caduti, giornalisti “arabi” martirizzati e perfino una puntuale esposizione dei finanziamenti di Barclays e del governo degli Stati Uniti a Israele. Un classico intramontabile dell’alta politica che incontra la musica ribelle da stadio.



