Quando Giuseppe Conte e Rita De Crescenzo si avvicinano, sembra quasi che stiano per entrare in contatto. Invece, l’unico abbraccio che si materializza è quello di una foto generata dall’Intelligenza Artificiale, postata dall’influencer sui social media. L’autoironico “Volevo stringere la mano a Conte” diventa il presagio di un incontro mancato, e mentre i giornalisti si affollano, la tiktoker, infastidita, abbandona la scena supportata da un bodyguard che sembra quasi un giocatore di basket. È evidente: la vera star della serata è l’assenza di una connessione reale.
La Positività delle Parole vuote
“Sono qui come mamma, donna, femmina e per lo stop alle armi”. Questa affermazione, piuttosto generica, copre una mancanza di contenuto sostanziale. Rita si sente mobilitata, ma quanto concretamente ha mosso? La risposta sfuma in un “non lo so”. Eppure, ciò che conta è la sua presenza sui social, quest’incredibile “messaggio di positività”. Sembra quasi che il mondo reale possa piegarsi alle leggi di Instagram.
Politica o Spettacolo?
Quando le domande politiche iniziano a circolare, Rita fugge con eleganza dal sodo: “Vicinanza particolare col M5S? Con nessuno.” Ma, dai, chi crede a questo “nessuno”? In un colpo solo, si distrae con promesse vaghe di proposte e aspirazioni ministeriali. “Sarei quello del Turismo, sì al posto della Santanchè.” Ma davvero, come se sulla sua scrivania stesse già svolazzando un dossier sul suo “futuro” in un ministero.
La Legalizzazione come Rivendicazione
Il passaggio “Ora mi sono legalizzata. Faccio tutte le fatture” suona un po’ come una battuta da cabaret. Forse, per molti, la “legalizzazione” non implica solo gli aspetti fiscali, ma vorrebbe anche connotare una sorta di autorevolezza che fatica a materializzarsi. Un gioco di parole che stuzzica la curiosità sulle vere motivazioni, mentre il pubblico applaude.
Quale Futuro, poi?
Così ci troviamo di fronte a una tiktoker che rivendica un ruolo di primo piano nella narrativa politica senza realmente toccare il terreno. L’eco di un “corteo per la pace”, mentre l’onda mediatica si dirige verso il prossimo trending topic. Molti diranno che è meglio che poco o nulla si muova, ma dove ci porterà questa separazione tra il parlato e il fatto? Una riflessione importante alla luce delle promesse non mantenute e di una politica che, a volte, più assomiglia a un palcoscenico.
Possibili Soluzioni (?)
Forse, il vero passo avanti sarebbe rinunciare all’illusione di incontri che non si concretizzano. Applicare con serietà le leggi e i principi di coinvolgimento che già esistono, piuttosto che continuare a sognare un mondo ideale che sembra sempre più distante. Un pizzico di ironia suggerirebbe che forse è meglio affidarsi a meno chiacchiere e più sostanza, ma chi siamo noi per suggerire un cambio di rotta?