Infezioni fungine invasive, ecco il farmaco salvavita che finalmente sbarca in Italia dopo anni di attesa ridicola

Infezioni fungine invasive, ecco il farmaco salvavita che finalmente sbarca in Italia dopo anni di attesa ridicola

Nel magico regno delle infezioni fungine invasive, arriva finalmente la superstar tanto attesa: rezafungin, la nuova echinocandina che promette di salvare i pazienti adulti affetti da candidemia e candidosi invasiva. A Milano, Mundipharma ha deciso di condividere questa grande notizia con una conferenza stampa, perché cosa c’è di meglio che annunciare l’arrivo di un farmaco antifungino quando l’emergenza si fa sempre più seria?

Ricordiamo per i più distratti che secondo l’OMS, le infezioni fungine invasive (Ifd) non sono certo la leggenda metropolitana di cui si parla a cena, ma colpiscono oltre 150 milioni di persone nel mondo. Solo in Italia, ogni anno, ben 29 milioni di cittadini si ritrovano a convivere con infezioni fungine, di cui un bel 6,6% sono quelle invasive, quelle da cui nessuno vorrebbe essere contagiato. Mortali? Talmente tanto che il numero di vittime supera di tre volte quelle della malaria, ma tranquilli, continuiamo a non parlarne abbastanza. Come spesso accade, sul palcoscenico delle infezioni fungine spiccano le star indiscusse: le specie di Candida, tra cui C. albicans, C. glabrata, C. tropicalis, C. parapsilosis e C. krusei, che non sembrano affatto intenzionate a fare un passo indietro.

Quando Candida decide di fare il suo ingresso nel sangue – cruento spettacolo chiamato candidemia – il rischio è la tanto temuta candidosi invasiva, una malattia che cambia nome a seconda dell’organo che sceglie di colonizzare. E chi sono i fortunati ospiti preferiti? I pazienti immuno-compromessi, quelli perfetti per questo tipo di festa silenziosa: anziani, malati cronici, persone ricoverate per lunghi periodi. Senza dimenticare quelli con polmoniti croniche, malattie epatiche o renali, infezioni virali respiratorie, HIV o diabete mellito, che si aggiungono fortunosamente alla lista dei “preferiti”.

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive all’Irccs Policlinico San Martino di Genova e docente universitario, spurga qualche verità scomoda:

“Assistiamo a un fenomeno che fa venire i brividi a chiunque lavori in sanità: la resistenza antimicotica. In pratica, i funghi più furbi sviluppano difese contro i farmaci utilizzati, rendendo gli stessi inefficaci. È come combattere un nemico che continua a cambiare le armi sotto il nostro naso. E insieme alla resistenza agli antibiotici, questa è una delle minacce maggiori per la salute pubblica mondiale.”

Ma non è finita qui, perché il professor Marco Falcone, mente brillante dell’Università di Pisa e direttore dell’Unità di Malattie Infettive dell’Aou di Pisa, ci stuzzica con dati ancora più intriganti:

“La candidemia è la regina delle infezioni fungine invasive, e finora i farmaci hanno mostrato resistenze che si aggirano intorno al 40%, con punte del 90% per certi trattamenti meno fortunati. Negli ultimi anni, gli studi si sono concentrati su farmaci capaci di battere i ceppi più ostinati. E oggi, finalmente, anche in Italia possiamo contare sulla rezafungina, un’arma nuova, appartenente alle echinocandine, che rappresenta un passo avanti necessario nella lotta contro la resistenza.”

Il costo di questa battaglia? Non è solo un problema medico ma anche economico: le infezioni fungine allungano i tempi di degenza ospedaliera – solo per la candidemia si parla di cinque giorni in più – gonfiando il conto al sistema sanitario nazionale, con cifre che oscillano tra i 10.000 e i 37.000 dollari per paziente. Un vero affare, no?

Ida Pancaldo, direttore medico di Mundipharma Italia, chiude con la solita nota di ottimismo industriale:

“L’investimento in ricerca e sviluppo ha finalmente dato i suoi frutti, colmando una lacuna importante nel trattamento della candidosi invasiva. Ora gli operatori sanitari italiani possono offrire ai loro pazienti un’alternativa terapeutica valida, che rappresenta una speranza concreta per contrastare il fenomeno in crescita della resistenza antimicotica.”

In sintesi, mentre il fungo si fa sempre più forte e resistente, i farmaci vanno a passo di lumaca e i costi schizzano alle stelle, qualcun altro però prova a suonare la carica con nuovi farmaci, perché il teatro delle infezioni invasive è un palcoscenico su cui va in scena una tragedia piuttosto grottesca, dove l’evoluzione dei microrganismi sfida la nostra capacità di rispondere, tra proclami, campagne di marketing e promesse di salvezza.

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