Iliad e il prelievo fantasma: come perdere soldi senza saperlo

Iliad e il prelievo fantasma: come perdere soldi senza saperlo

Quando pensi di aver visto ogni tipo di raggiro, arriva Iliad a insegnarti come si fanno le cose senza vergogna. Nell’agosto 2023, mi trovavo a Milano e acquistai una SIM Iliad con l’intenzione di utilizzarla solo per un mese. Non avendo con me il documento nel formato richiesto, mostrai quanto disponibile per identificarmi. Quello che non sapevo, e che avrei scoperto solo dopo 20 mesi di pagamenti non autorizzati, è che il commesso aveva rubato i miei dati bancari per attivare un addebito automatico occulto.

Paghi e non lo sai? Un classico!

Si trattava di “soli” 9,99 euro al mese, un importo piccolo, abbastanza da passare inosservato per un po’. Ma alla lunga, il conto sale, e quando finalmente mi accorsi della frode, era troppo tardi: Iliad aveva già intascato 200 eurosenza il mio consenso.

Scrissi immediatamente al servizio clienti (agosto 2024), spiegando il problema e chiedendo di bloccare gli addebiti illegittimi. Risultato? Il nulla assoluto. Dopo innumerevoli email e, ammetto, qualche meritato insulto, la loro risposta rimaneva sempre la stessa: per disdire il servizio avrei dovuto chiamare un numero telefonico.

Peccato che io fossi all’estero, impossibilitato a farlo.

Iliad, il servizio clienti che esiste solo per ignorarti

In qualsiasi paese civile, un servizio clienti risolve i problemi. In Italia, invece, alcuni operatori esistono solo per complicare la vita ai clienti, ingabbiandoli in un circolo vizioso di richieste inutili, risposte preconfezionate e, quando va bene, un muro di silenzio complice.

Il punto più assurdo? Non posso nemmeno bloccare gli addebiti dalla mia banca senza dover cambiare il numero di conto. In pratica, Iliad ha preso possesso del mio denaro e io non ho alcun potere per fermarli.

Una truffa organizzata con il sorriso

Questa non è una semplice disattenzione o una “prassi scomoda”. Questo è un sistema di prelievo coatto legalizzato, un meccanismo di estorsione soft che si regge sulla pigrizia burocratica e sull’arroganza di chi si sente intoccabile. Se un cliente chiede di interrompere un pagamento, perché mai dovrebbe dover telefonare? Se uno è all’estero, chi se ne frega?

Iliad ha creato un sistema in cui è più facile continuare a pagare che liberarsi dei loro tentacoli.

Un confronto impietoso con i Paesi civili

Vogliamo parlare di cosa succede altrove? Negli Stati Uniti, in Germania o in Francia, basta un’email per bloccare un servizio non autorizzato. Qui, invece, ci si scontra con un muro di gomma e un customer service che sembra creato appositamente per far impazzire i clienti.

E la cosa peggiore? Non sono l’unico a cui è successo. Questa pratica è fin troppo diffusa, segno che non si tratta di un errore, ma di un modello di business.

Soluzioni? Solo sulla carta

Potrei dire: “Basterebbe che Iliad attivasse un sistema di cancellazione via email o online.” Ma sappiamo bene che non accadrà mai, perché significherebbe rinunciare a quei soldi facili.

L’unica vera soluzione? Non cadere nella trappola. Se state pensando di attivare una SIM Iliad, chiedetevi: vale la pena rischiare di non poterne mai uscire?

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