Roma si prepara a ospitare oggi una manifestazione per Gaza che promette di essere la più affollata già solo in potenza, dopo il delirio di partecipazione ai cortei di ieri che la Cgil ha quantificato – con la solita precisione scientifica – in “oltre due milioni di persone in 100 piazze”. Ovviamente, il preavviso firmato da Giovani palestinesi in Italia, Comunità palestinese in Italia e Associazione Palestinese in Italia indica 20mila partecipanti, ma viste le recenti esplosioni spontanee di entusiasmo civile, è lecito aspettarsi qualche ordine di grandezza in più, giusto per non farsi mancare nulla.
In piazza, oltre ovviamente ai gruppi filo-palestinesi, sfileranno sindacati, collettivi studenteschi e quella pittoresca formazione nota ai più come “società civile”. Una parata variegata e probabilmente rumorosa, con l’immancabile spiegamento di forze dell’ordine che, come sempre, farà sapere a tutti che la sicurezza è la priorità assoluta. Il menù completo delle disposizioni per l’ordine pubblico, con tanto di tavolo tecnico in questura, sarà presentato – coi fiocchi e i nastri – nella mattinata di oggi, giusto per rimarcare che la macchina organizzativa deve sapere esattamente dove mettere le mani al caos annunciato.
Lo “specialista” degli interni Matteo Piantedosi, da perfetto maestro di understatement, ha definito la manifestazione nazionale di oggi “altrettanto impegnativa” rispetto a quella di venerdì. Immaginate voi di cosa stiamo parlando: non semplici passeggiate in piazza, ma veri e propri tour de force per le forze dell’ordine e l’organizzazione urbana.
Da dove partirà il corteo e quali vie saranno bloccate
Il corteo, con partenza prevista alle 14:30 da piazzale Ostiense, proseguirà trionfalmente verso piazza di Porta San Giovanni. Il percorso è roba da manuale di urbanistica di protesta: attraverserà viale della Piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, piazza del Colosseo, via Labicana e infine via Merulana. Un tragitto che promette spettacolo – specialmente per chi, all’aria aperta e sotto lo sguardo vigile delle forze dell’ordine, potrà godersi una interessante esplorazione dei quartieri romani più simbolici, calcando i passi di una protesta che vuole farsi sentire forte e chiara.
Naturalmente, per chi ama lo smart working o una normale passeggiata in centro, il consiglio – mai abbastanza ribadito – è di scegliere accuratamente orari e percorsi, a meno che si voglia partecipare in diretta a una lezione dal vivo su come trasformare una città in un grande ingorgo a cielo aperto.
Che dire? Una domenica romana ricca di emozioni, slogan e soprattutto di quel gran calderone di opinioni contrastanti che solo le proteste di questo genere sanno offrire. Nel frattempo, tutti pronti a vestirsi a cipolla e fare il tifo per che cosa? Il caos? La sicurezza? L’ennesima giornata in cui la città si trasforma in un grande teatro di contraddizioni, con la solita colonna sonora di “libertà di espressione” e la realtà che continua a infilarsi fra le maglie di qualsiasi retorica.



