Il 25 aprile: antagonisti e comunità ebraica in una Porta San Paolo sorvegliata come un forte dei pirati

Il 25 aprile: antagonisti e comunità ebraica in una Porta San Paolo sorvegliata come un forte dei pirati

Ah, che meravigliosa manifestazione di tolleranza e confronto! La comunità ebraica di Roma decide di onorare il giorno della Liberazione portando una corona di fiori a Porta San Paolo. Ovviamente, non poteva mancare una graditissima sorpresa: circa 300 attivisti pro Palestina, pronti a contestare la loro presenza. Una scena che potrebbe facilmente essere descritta come il perfetto esempio di “dialogo costruttivo”.

La manifestazione si svolge senza alcun incidente, grazie all’imponente presenza delle forze dell’ordine. Un applauso per queste misure di sicurezza… o forse lo facciamo per il coraggio dei manifestanti che sfidano la logica, qualunque essa sia. “Noi siamo ebrei romani, siamo qui oggi il 25 aprile e ci saremo sempre con orgoglio mostrando i nostri volti”, ha dichiarato al microfono il capo della comunità ebraica di Roma, Víctor Fadlun. Certo, perché chi non vorrebbe sfoggiare il proprio orgoglio in mezzo a una folla di contestatori?

Ma cosa sentiamo risuonare in lontananza? “Fuori i sionisti dal 25 aprile!” urla la folla. Uno slogan che si preoccupa molto della correttezza storica, non c’è che dire. D’altronde, chi ha bisogno di una celebrazione unitaria quando si può benissimo sostituire con slogan divisivi? Bravi, davvero. Continuate così, che la vera liberazione è chiaramente nella rimozione di chiunque non la pensi come voi.

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