I farmaci non sono dolcetti: l’Europa finalmente si sveglia e lancia la crociata contro l’abuso dei rimedi fai da te

I farmaci non sono dolcetti: l’Europa finalmente si sveglia e lancia la crociata contro l’abuso dei rimedi fai da te

Se vi siete mai chiesti perché una confezione di medicinali assomigli a un distributore di caramelle rosa, siete in buona compagnia. La nuova campagna europea, con il contributo dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), ha pensato bene di risvegliare le coscienze declamando un’ovvietà che evidentemente non lo è così tanto: “I farmaci non sono caramelle”. Sì, proprio loro, quei piccoli contenitori colorati e tentatori, protagonisti di un’immagine che strizza l’occhio e al tempo stesso ammonisce perché, per quanto graziosi, quei granelli non vanno pranzati come dolciumi per bambini.

La campagna, tragicomicamente necessaria, si rivolge a chi si affida ai farmaci da banco, gli “Over The Counter” (OTC) per i puristi, quei rimedi che si trovano senza bisogno di prescrizione, in farmacia, parafarmacia o, chissà, magari al supermercato accanto al latte. Antidolorifici, spray nasali, antiacidi e sciroppi per la tosse: le star dell’automedicazione casalinga per i piccoli disturbi.

Ovviamente, l’Unione Europea, attraverso le sue onnipresenti autorità regolatorie, ci ricorda che nessun farmaco è privo di rischi – sorpresa! – e che un utilizzo disinvolto può portarci a effetti indesiderati o, addirittura, a dipendenze. Ecco allora il mantra: leggere con attenzione il foglio illustrativo, attenersi alle indicazioni e, diciamolo, assumere questi “caramelloni” con la responsabilità che meritano.

Robert Nisticò, il presidente dell’Aifa, ci regala la perla di saggezza di turno, sottolineando che, sebbene i farmaci da banco siano ormai una pratica quotidiana per molti, questi rimangono medicinali con un bel rapporto “beneficio-rischio”, esattamente come quelli che richiedono prescrizione medica. Un monito che sembra sgorgare da un copione immutabile: “prima di prendere qualsiasi medicinale da banco, controllate la confezione, leggete il bugiardino, non fate i furbi e se ai primi segnali le cose vanno peggio o si manifestano brutte sorprese, corriamo dal medico”. Un invito a proteggere la salute, come se fosse qualcosa che avessimo l’abitudine di trascurare.

Ma la vera chicca? Questa non è una trovata nazionale: la rete europea delle agenzie del farmaco, il cosiddetto Heads of Medicines Agencies (Hma), si è unita per lanciare la prima campagna congiunta sulla sicurezza nell’uso dei farmaci da banco. Quasi come un’epifania continentale, hanno deciso di ripetere il mantra: leggi il foglio illustrativo, rispetta i tempi d’uso e se i sintomi non passano, vai dal medico. Niente di troppo rivoluzionario, ma almeno tutti in coro ad ammettere che serve fare chiarezza, forse perché la tentazione di abusare è forte quanto quella di sgranocchiare patatine.

E non mancano i materiali promozionali, disseminati con meticolosità in ogni angolo digitale possibile, dai social dell’Aifa ai canali più disparati. Insomma, un’operazione di marketing istituzionale tersa e paludata, ma di quelle da seguire perché evidentemente – e ci teniamo a ribadirlo – in Europa c’è chi ancora deve imparare a distinguere fra un medicinale e una leccornia.

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