I prati e le tribune dell’Autodromo di Monza si sono riempiti oggi, nel primo giorno del weekend del Gran Premio d’Italia 2025, di migliaia di appassionati di Formula 1, vecchi volponi e neofiti entusiasti. E quale miglior occasione per riesumare una favola vera, più leggendaria di un pneumatico a fiamme? Parliamo di Luigi Montanini, alias Pasticcino, il cuoco degli anni ’70 capace di radunare i piloti della massima categoria intorno a un piatto di pasta, pochi minuti prima che scattasse la battaglia sulla pista. Davvero un rituale che avrebbe fatto invidia a qualsiasi team radio frustrato.
Per omaggiare questa tradizione da “amici prima che rivali”, la Barilla ha deciso di lanciare la sua campagna mondiale “Tastes like Family”, un inno ai pasti condivisi, alla cultura italiana e, ovviamente, alla pasta che sa di famiglia – quell’ingrediente magico che trasforma scuderie in clan e tifosi in fanatici con la forchetta.
Prima di gustare uno speciale spaghetto al pomodoro creato dal mitico Massimo Bottura, due leggende delle quattro ruote, Jackie Stewart e Jackie Hicks, hanno evocato l’atmosfera di quegli anni d’oro, quando una monoposto non era soltanto un razzo per terra, ma spesso anche un tavolo da pranzo improvvisato. Immaginate la scena: piloti in tuta, caschi scaraventati da parte, tra un sorso di vino e un morso di pasta, mentre fuori i motori rombavano come le ganasce di un dramma epico.
Un tempo in cui il confine tra competizione e convivialità era così sottile da far pensare che, forse, la vera vittoria non fosse mettere la bandiera a scacchi davanti a tutti, ma sedersi insieme attorno a un bel piatto caldo. Se solo oggi si riuscisse a replicare tanto spirito (e tanta fame) in mezzo a tweet, selfie e bollicine di plastica… ma forse è troppo chiedere.
