Nei due schieramenti politici, il centrosinistra e il centrodestra, le elezioni per la carica di sindaco di Genova promettono di essere più interessanti di una soap opera scadente. Con l’ormai famosa inchiesta su Toti che fa da sottofondo, si preannunciano giornate piccanti e drammatiche per il 25 e 26 maggio, con un potenziale ballottaggio l’8 e 9 giugno. Dei sette contendenti, due spiccano come veri e propri giganti: Pietro Piciocchi per il centrodestra e Silvia Salis per il centrosinistra. E chi l’avrebbe mai detto che il passato delle nostre stelle politiche potesse influenzare il presente? Che novità !
Fino a oggi, il nostro eroe, Piciocchi, ha ricoperto il ruolo di sindaco temporaneo, un incarico che ha preso in mano dopo che Marco Bucci, spinto dai venti di un’improbabile candidatura a governatore ligure, ha deciso di abbandonare la nave. Certo, non ci si stupirebbe se Bucci fosse il capitano di una crociera a tema ‘Scandalo e Corruzione’ a questo punto. Piciocchi è l’ex vicesindaco e assessore al Bilancio, quindi è chiaro che la sua carriera sia stata un magnifico balletto di favori e assunzioni di potere.
Per rendere la situazione ancora più esilarante, Bucci ha lasciato per assumere la carica di Governatore solo dopo che Toti ha fatto un’uscita di scena tanto drammatica quanto comica, a causa di uno scandalo di corruzione. Immaginate un governatore in carica arrestato per una storia di appalti. Davvero un copione che nessuno si sarebbe mai aspettato! Ma andiamo avanti.
Piciocchi, 48 anni, papà di otto figli (di cui due in affido, perché uno non è mai abbastanza, giusto?) è un avvocato di successo e un docente all’Università Bocconi. Una vera mente geniale, che ha lavorato duramente per ridurre il debito comunale, sebbene i risultati possano sembrare a volte come quei buoni propositi di Capodanno: bellissimi sulla carta, ma di difficile attuazione.
Il problema è che su questo uomo ci sono ora sette liste a sostegno – un vero e proprio esercito di partiti: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi moderati – Orgoglio Genova, Udc, Nuovo Psi – Democrazia cristiana e Vince Genova. Un bel paesaggio politico, non c’è che dire! Chissà come si coordineranno: ci sono più colori qui che in un negozio di vernici.
Dall’altra parte, il centrosinistra non è esente da scivoloni. Tutto parte dalla clamorosa sconfitta di Andrea Orlando alle Regionali, una situazione che sembrava poter favorire il partito, ma che ha finito per affondarlo, proprio come Titanic. Senza dubbio un effetto domino che ha lasciato molti a chiedersi se sia davvero il caso di continuare a provare a convincere gli elettori con promesse già sentite.
Il clima politico a Genova sembra essere diventato un circo. Le carte sono state rimescolate in vista delle elezioni comunali del 2025, e chi pensava che il Partito Democratico avesse una strada semplice deve necessariamente ricredersi. Un tempo alleato con Avs e Ms5, l’attrito con Italia Viva e +Europa ha fatto sì che si tirassero nuovamente indietro, creando tensioni degne di un dramma teatrale.
Le voci di possibili candidati sono svanite come neve al sole, compreso il solito Orlando. Ma in un colpo di scena che nemmeno i migliori sceneggiatori avrebbero potuto prevedere, la candidatura di Silvia Salis è emersa come una sorta di compromesso. Il comitato di appoggio a quell’unione improbabile è un vero e proprio festival della inclusività : Italia Viva, Azione, M5S, Avs, e persino qualche membro di +Europa e DemoS sono tutti in fila per scoprire chi farà il primo passo.
Salis, 39 anni, moglie del noto regista Fausto Brizzi (chissà cosa ne penserà di questa sua nuova avventura), è anche vicepresidente vicaria del Coni e campionessa del lancio del martello, un’abilità che sicuramente verrà molto apprezzata mentre lancia frecciate nei dibattiti politici. Ha già avuto la sua dose di adrenalina alle Olimpiadi di Pechino e Londra, ma ora sembra che la vera sfida sarà quella di affrontare il campo politico genovese, un’arena ben più insidiosa.
In base a questo nuovo accordo, Salis correrà sostenuta da un’alleanza che si potrebbe definire una mezza vittoria: Pd, M5S, Avs, e chi più ne ha più ne metta. E come se non bastasse, ha anche la sua lista civica “Silvia Salis sindaca”, una spruzzata di innovazione in un mix di rappresentanti di Volt Italia e Linea Condivisa. Un vero capolavoro di unità , se non fosse che sembra più un’accozzaglia di volontà disperate per salvarsi la pelle.
Insomma, Genova si prepara a una corsa che promette di essere tanto spettacolare quanto surreale. Chi vincerà ? Una cosa è certa: tra lanci di martelli e manovre strategiche, i cittadini non si annoieranno di certo. Restate sintonizzati per vedere come si evolverà quest’incredibile saga politica!


