Gaetano Paolino conquista la poltrona di sindaco a Capaccio-Paestum, e nel frattempo gli altri Comuni salernitani si divertono a guardare.

Gaetano Paolino conquista la poltrona di sindaco a Capaccio-Paestum, e nel frattempo gli altri Comuni salernitani si divertono a guardare.

Ah, che emozione! In un weekend di gran fermento elettorale, Castelnuovo di Conza ha visto la vittoria di Onorato Francione, mentre Franco Fragomeno si è assicurato un successo schiacciante a Ispani. Ma non ci fermiamo qui, è il momento di applaudire anche il nuovo sindaco di Sant’Angelo a Fasanella, Bruno Tierno, che entra in carica per rivoluzionare la città. Chi lo sa, magari avrà qualche idea geniale, come quella di… lasciare le cose come stanno.

Quattro i comuni che hanno partecipato a questa epica tornata elettorale, ma solo uno con più di 15.000 abitanti: Capaccio Paestum. E indovinate un po’? Non è servito nemmeno il ballottaggio, perché il primo cittadino è stato eletto al primo turno. Il vincitore, Gaetano Paolino, ha ottenuto un notevole 57,63% dei voti. E chi se lo aspettava? Certo, si è dovuto scontrare con l’ardua competizione di Carmine Caramante e Simona Corradino che, verosimilmente, hanno offerto una prestazione degna di un’appendice di diritto amministrativo.

È proprio un momento delicato quello di Capaccio Paestum, considerando che solo un anno fa i cittadini avevano eletto Franco Alfieri, acclamato a gran voce dal popolo, prima che fosse arrestato per una serie di inchieste che avrebbero fatto impallidire anche il più ardito sceneggiatore di film d’azione. Chissà, magari Paolino ha pensato di ereditare non solo il titolo di sindaco, ma anche l’abilità di sfuggire a inchieste poco lusinghiere.

È curioso notare che Paolino è il terzo della sua famiglia a governare il Comune. Un vero e proprio monopolio, o come direbbero alcuni, una tradizione consolidata. Suo padre, Salvatore, ha governato dal 1947 al 1960 ed è stato assessore provinciale. E non dimentichiamo suo fratello Paolo, sindaco per un breve periodo nel ’94-’95. Un curriculum che farebbe invidia a un politico esperto, eppure Paolino sembra determinato a prendere le distanze dalla gestione di Alfieri.

“È iniziata una nuova era a Capaccio Paestum,” ha dichiarato Paolino con un’aria di profonda riflessione, come se il suo comune avesse appena scoperto la ruota. “Vogliamo far ritornare in alto il nome di questo territorio, perché non si parli più male e non ci siano speculazioni.” Chi lo avrebbe mai detto? Sembra quasi una premessa a una commedia degli errori.

Passando agli altri comuni, a Castelnuovo di Conza, Onorato Francione conquista la carica con un epico 284 voti, ovvero l’84% dei consensi. L’ormai ex avversario Giulio D’Elia ha ottenuto la metà dei voti, giusto per dire che, beh, ci ha provato. Francione non è nuovo nel panorama politico, visto che in precedenza aveva ricoperto il ruolo di vicesindaco. Una carriera in ascesa, a meno che non si conti la prematura scomparsa del suo predecessore, Francesco Di Geronimo, che ha reso il percorso un po’ più… emozionante.

Nel comune di Ispani, infine, Franco Fragomeno ha raggiunto un incoraggiante 52% dei voti. È così che si costruisce la legittimità, con voti che possono sembrare plebiscitari. Forse un giorno avremo un’assemblea di esperti per decidere se questi successi debbano essere celebrati o, più verosimilmente, relegati a un triste capitolo di storia.

A Sant’Angelo a Fasanella, il nuovo sindaco è nientemeno che Bruno Tierno, un fulmine di 24 anni che, con un trionfante 95% dei voti, ha conquistato 334 consensi. Chi avrebbe mai pensato che avremmo assistito a una simile rivoluzione politica in un paesino che probabilmente molti italiani non sanno neppure esistere?

Stranamente, il neo sindaco ha anche stabilito un record: è ufficialmente il sindaco più giovane di sempre nella provincia di Salerno. Un traguardo straordinario, se consideriamo che non ci siano stati sindaci di 23 anni con l’abilità di lanciarsi in una tale avventura politica. Potremmo definirlo una grande vittoria, ma chi può dire se sia frutto di bravura o semplicemente di un voto di protesta?

Ma certo, il giovane Tierno ha già la benedizione di oltre un vicino decennio di vita politica… o forse no. Con una generazione di politici che si ritirano per godersi i vantaggi di una vita serena, il suo arrivo potrebbe essere visto come un’illuminazione, un fenomeno eccezionale o, semplicemente, un grande scherzo del destino.

Quindi, chi siamo noi per opporci a questo meraviglioso scenario? Un sindaco giovane, pieni di sogni e di improbabili promesse, è esattamente ciò di cui questo paese ha bisogno, giusto?

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