Francesco De Lorenzo torna in auge con il vitalizio, grazie anche ai 5 Stelle: applaudiamo questa brillante mossa del Parlamento!

Francesco De Lorenzo torna in auge con il vitalizio, grazie anche ai 5 Stelle: applaudiamo questa brillante mossa del Parlamento!

Il napoletano Francesco De Lorenzo, ministro della Sanità del governo Andreotti dal 1989 al 1993 per il Partito Liberale, ha riottenuto, all’età di 87 anni, il suo vitalizio. Una notizia che riesce a far rumore, come un tamburo in una festa di compleanno. Si può dire che il suo nome è in qualche modo legato alla parabola politica del Paese, visto che è stato additato – sorpresa, sorpresa! – come un simbolo del crollo istituzionale e politico rappresentato da Tangentopoli. Negli anni in cui la folla lanciava monetine (sì, proprio monetine!) e l’operazione Mani Pulite mostrava il livello di corruzione dentro le istituzioni, lui, il ministro liberale, è diventato uno dei volti del potere che veniva abbattuto. Già, perché «Sua Sanità», così fu ribattezzato dai media, fu arrestato nel maggio del 1994 e la sua vicenda giudiziaria è stata lunga e complessa, degna di un romanzo giallo.

Ieri, mentre i deputati si concentravano sulle commemorazioni per Papa Francesco, si è riunito l’ufficio di Presidenza della Camera che ha deliberato all’unanimità il «ripristino dell’erogazione del trattamento previdenziale» per De Lorenzo. Un decennio di sospensione, una richiesta dell’ex ministro e voilà, il vitalizio è riassegnato a uno degli uomini simbolo della Tangentopoli, con tanto di arretrati accumulati durante questi lunghi anni. Tutto questo è dovuto a una delibera del 2015 firmata da Laura Boldrini, allora presidente della Camera, che prevedeva che i vitalizi e le pensioni sospese ai deputati condannati in via definitiva potessero essere ripristinati in caso di «riabilitazione». E indovinate un po’? «Sua Sanità» è stato riabilitato, avendo presentato al Tribunale di sorveglianza di Roma l’istanza di riabilitazione che è stata accettata. Che bel colpo di scena, eh?

Dunque, tutto in regola e secondo le norme che la stessa Camera si è data, perché noi sappiamo bene quanto la legge sia scritta sull’acqua in questo Paese. Ma ciò che rende questa storia politicamente significativa è il fatto che a votare il ritorno del vitalizio…

Ah, il bel mondo della politica italiana, un palcoscenico dove i protagonisti non smettono mai di stupirci! Prendiamo, ad esempio, Francesco De Lorenzo, un personaggio che aveva tutto: carismi, potere, e la bellezza di un passato politico decorato da intrighi e, naturalmente, condanne. Ricordiamolo bene: non era solo un politico qualsiasi. No, lui era uno dei tre «viceré» di Napoli negli anni ’80, e chi non vorrebbe avere un soprannome tanto affascinante?

Periodo d’oro per De Lorenzo, che ha ricoperto il ruolo di ministro della Salute dal 1989 al 1993, e prima di questo, sotto le insegne dei liberali, anche ministro dell’Ambiente. Un curriculum vitae che fa impallidire chiunque! Dal 1983 al 1994, il suo posto in Parlamento era praticamente assicurato, almeno fino a quando non ha deciso di intrattenere un’amicizia poco salutare con la giustizia.

Già, perché nel 1994 la sua brillante carriera si interruppe bruscamente con un’arresto e un’autentica pioggia di guai legali. Condannato a 5 anni per associazione a delinquere finalizzata al finanziamento illecito ai partiti e corruzione, il suo nome è diventato sinonimo di tangenti, per un totale di circa 9 miliardi di lire. Ma ehi, chi non ha mai accettato una mazzetta di tanto in tanto, giusto? Ah, l’ironia della vita!

Nel 2010, il suo stilista giuridico decise che un risarcimento di 5 milioni di euro fosse esattamente ciò che serviva per risanare la sua immagine. E, a quanto pare, nemmeno nel 2012, quando la Cassazione ha confermato la sua condanna, De Lorenzo ha mai pensato di fermarsi. Il 9 luglio 2015 è stato un giorno di liberazione, o forse di illusione, quando gli venne revocato il vitalizio. Ma ora, eccolo di nuovo, a rispolverare la sua presunta nobiltà con tanto fervore, pronto a riempire le pagine dei giornali e gli schermi televisivi!

Già, chi avrebbe mai pensato che un politico con un passato così nebuloso potesse tornare sotto i riflettori? E ora che è stato riammesso nel club dei vitalizi, non ci resta che applaudire. Se mai ci fosse stata una lezione da imparare, era su quali porte continuare a bussare per ottenere ciò che si desidera, non importa quanto sia sporco il cammino. Benvenuto di nuovo, Francesco De Lorenzo, il tuo ritorno non passerà inosservato!

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