La proposta di revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, avanzata dal capogruppo di Forza Italia a Carpi, Michele De Rosa, è riuscita a scatenare una ridondante tempesta tra alleati di centrodestra, che in un Comune tradizionalmente governato dal centrosinistra si trovano costantemente all’opposizione. Ma chi l’avrebbe mai detto?
Il fulcro del dibattito? La proposta scandalosa di strappare il titolo onorario a quell’icona del ventesimo secolo. Da qualche giorno, De Rosa ha messo sul tavolo una mozione che chiede di ritirare la cittadinanza a Mussolini. Un’idea, ovviamente, immediatamente accolta con entusiasmo dalla solita maggioranza di centrosinistra, col Partito Democratico in testa, e dal sindaco Riccardo Righi, nonché dall’associazione partigiana Anpi. Non si stupisca nessuno se questa mossa ha creato un bel po’ di tensioni tra le forze d’opposizione. Chi avrebbe potuto prevedere tale scossa in questo tranquillo angolo d’Italia?
Ed ecco che, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, torna a galla un tema che pare davvero senza tempo: la cittadinanza onoraria conferita a Mussolini un secolo fa, durante i gloriosi anni dell’ascesa fascista. Tra il 1922 e il 1925, una miriade di Comuni, per loro scelta o su invito caloroso delle autorità statali, si affrettarono a regalare questa onorificenza al Duce. La maggior parte di loro si sono ben guardati dal revocarla, e Carpi non fa eccezione. Qui, questo dibattito accalorato è tornato sulla scena tre anni fa, quando la proposta del sindaco Alberto Bellelli (PD) fu sfacciatamente bocciata. La maggioranza strappò 16 voti, insufficiente per l’approvazione, con Lega, Fratelli d’Italia, 5 Stelle e la civica Carpi Futura che decisero che astenersi era la scelta più saggia…
Ora le carte potrebbero mescolarsi in modo abbastanza interessante, perché con una forza di minoranza che prende l’iniziativa, la situazione si fa frizzante. Se i voti di Forza Italia si unissero a quelli della coalizione di governo di centrosinistra, il gioco sarebbe fatto: la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini diventerebbe realtà . Ed è proprio in questa luce che il documento presentato da De Rosa è stato accolto con freddezza da Fratelli d’Italia e dalla Lega, che, testuali parole, affermano che le priorità per Carpi dovrebbero essere ben altre.
Ma, in che tipo di realtà viviamo a Carpi, dove ci si propone di discutere dell’eredità di un dittatore anziché affrontare argomenti decisamente più urgenti? Chissà , magari il dibattito su come rendere Carpi un posto migliore non è abbastanza entusiasmante per il nostro eroe Michele De Rosa. Speriamo solo che tra una mozione e l’altra non si dimentichi di dove si trovano i veri problemi… ma, per carità , chi ha tempo per cose così frivole?
È davvero incredibile che, mentre ogni giorno ci troviamo a fronteggiare problemi che vanno dalla sicurezza alla viabilità , ci sia qualcuno che pensi sia una buona idea costringere il consiglio a occuparsi di un tema così… fondamentale. Il consigliere di FdI, Tommaso Casolari, ha affermato che abbiamo il dovere, come amministratori, di guardare al presente e al futuro. Ma che bel gesto! Aggiungere valore alla città , o forse preferirebbe che restassimo a guardare la polvere accumularsi?
Naturalmente, le parole di Casolari non hanno scalfito minimamente l’idea che Forza Italia ha di se stessa. De Rosa, stando a sentire lui stesso, ha incassato il pieno sostegno di Massimo Barbi, coordinatore carpigiano di Fratelli d’Italia: “È davvero surreale,” dice, “chi ha giustificato la propria contrarietà con la frase ‘ci sono altre priorità ’.” Davvero? Chi l’avrebbe mai detto? Forza Italia ha presentato mozioni sulla viabilità , sull’illuminazione pubblica e addirittura contro l’ampliamento della ztl. Un autentico colpo di genio, non c’è che dire!
Ma aspettate, c’è di più! Barbi sostiene che “Saremo sempre attenti alle esigenze della nostra città .” Attenti, eh? Aggiungiamo anche che trovano incredibile come si possa affermare che una mozione di questo tipo rallenti il funzionamento del consiglio comunale. Chissà , forse perché si sa che queste mozioni sono tutto fuorché superflue. La vera ironia sta proprio nel fatto che, in un contesto in cui c’è ben altro di cui preoccuparsi, si insista a girare in tondo, esibendo documenti che profumano tanto di carta straccia quanto di un tentativo di farsi notare. Il teatro della politica, sempre affascinante!



