Finalmente viene restituita la viabilità nel quartiere Monte Mario, chi l’avrebbe mai detto

Finalmente viene restituita la viabilità nel quartiere Monte Mario, chi l’avrebbe mai detto

Due giorni prima che le scuole ricomincino, il quartiere Monte Mario e il tanto decantato quadrante Nord-Ovest di Roma possono finalmente tirare un sospiro di sollievo: si riapre il traffico. L’annuncio, di un entusiasmo quasi sospetto, arriva da Giuseppe Strazzera, il solerte Assessore ai Lavori pubblici, urbanistica, rigenerazione urbana e periferie del Municipio XIV, che con grande orgoglio inaugura la riapertura di un tratto di via Trionfale chiuso da giugno per i lavori del progetto “Adduttrice Ottavia-Trionfale”.

L’idea di chiudere una strada cruciale, per mesi, ottenendo come miracoloso risultato la semplice riapertura pochi giorni prima dell’inizio delle lezioni, mostra quanto si stia davvero gestendo con agilità il caos urbano. Un capolavoro di tempismo che farà sicuramente applaudire gli studenti e i pendolari, felici di poter finalmente attraversare senza deviazioni infinite un’area già da tempo allegra di congestione permanente.

Il progetto “Adduttrice Ottavia-Trionfale”, subliminale nome da infrastruttura strategica, è probabilmente il più recente esempio di come le istituzioni locali trasformino una semplice necessità in una festa epocale, con il solito teatrino delle dichiarazioni stampa.

Del resto, cosa sarebbe una città capitale senza la sua dose regolare di viabilità sacrificata sull’altare di incompetenze gestionali e lavori eterni? Nell’attesa, si sono giustificati con chi ha dovuto affrontare deviazioni e ingorghi milgiorati solo da qualche rara segnaletica inefficace. Ora però, finalmente, la pace è tornata e tutti dovrebbero ringraziare Strazzera e i suoi collaboratori per questo gesto eroico.

Ah, e non dimentichiamo l’assenza di ulteriori dettagli sui tempi del progetto o su eventuali futuri provvedimenti. Sembra quasi un’opera compiuta, definitiva, come se da questo momento in poi tutto fosse magicamente miracolosamente risolto. Quando si dice la potenza dell’ottimismo istituzionale.

Il caso della riapertura più attesa di Roma

Ovviamente, il fatto che la chiusura sia durata da giugno a metà settembre si presenta come un’inezia di fronte alla magnificenza dello sforzo pubblico. Perché quando si parla di viabilità e infrastrutture pubbliche nel più ricco paese europeo, è normale assistere a queste piccole “interruzioni strategiche” accompagnate da proclami epici e promesse di rinascita urbana che sanno tanto di barzelletta.

Il Municipio XIV avrebbe probabilmente fatto scuola nella gestione di progetti via via più lunghi e meno comunicati, ma con questo annuncio l’amministrazione si fregia di un primato: quello di far sembrare normale ciò che normale non è, cavalcando un consenso forse più dettato dalla disperazione che da reale soddisfazione.

Non è difficile immaginare la soddisfazione dei residenti di Monte Mario che, dopo mesi di deviazioni, ingorghi e rumori incessanti, ascoltano le dichiarazioni dell’assessore con quella punta di sarcasmo che solo chi vive davvero la città può capire. Evidentemente, per la politica locale, riportare il traffico in una strada chiusa per mesi è sinonimo di grande successo.

Non resta che attendere la prossima occasione – magari un’altra via chiusa a tempo indefinito con grande entusiasmo – per vedere il copione ripetersi, ormai un classico intramontabile dei lavori pubblici alla romana.

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