L’e-commerce ha letteralmente stravolto le nostre abitudini, trasformando non solo il modo di comprare ma anche l’intero tessuto produttivo delle nostre città. Secondo un’analisi aggiornata al 2024, le imprese italiane registrate nel settore dell’e-commerce presso le Camere di Commercio sono arrivate a 43.379, segnando un’impennata del 225,6% rispetto al 2014. Insomma, il digitale non è più il futuro remoto, è il presente che ha già messo le radici ovunque, con la Provincia di Napoli che si conferma assoluta protagonista nel panorama nazionale.
Se volete puntare dove il traffico di affari online fa davvero rumore, il podio è tutto del Sud e del Nord: la Lombardia comanda con 8.545 imprese (circa il 20% del totale), seguita a stretta distanza dalla sorprendente Campania con 6.484 aziende (il 14,9%) e dal Lazio con 5.088. E non è solo questione di numeri assoluti, perché in termini di crescita sul decennio considerato, sempre Lombardia, Campania e Lazio sono in testa: rispettivamente +6.014, +5.170 e +3.499 nuove imprese.
Se però guardiamo la crescita percentuale, la vera regina è la Campania con un eccezionale +393,5%, a seguire la Calabria (+294,2%) e il Molise (+251,1%). Quei luoghi una volta considerati ai margini, o peggio, tagliati fuori dal boom digitale, stanno invece schizzando avanti con numeri che fanno riflettere. La rivoluzione dell’e-commerce è ormai capillare e trasversale, tant’è che ormai non fa mancare il suo impatto nemmeno dove meno te l’aspetti.
Ma veniamo al colpo grosso: Napoli non solo è la provincia con più imprese di commercio online (4.120 a fine 2024), ovvero il 9,5% del totale nazionale, ma batte sul filo di lana Roma (3.999 imprese) e Milano (3.895). In più, Napoli guida anche il saldo netto di nuove imprese nell’ultimo decennio (+3.418) e l’incremento percentuale più roboante: un sorprendente +486,9%. Una sorte di “effetto Napoli” nel digitale, per la gioia di chi ancora pensa che la rivoluzione online sia roba da grandi metropoli del Nord e non, invece, da città storicamente complicate e un po’ trascurate.
Questo ennesimo primato partenopeo mette in luce un punto cruciale: la rivoluzione digitale non è un club esclusivo delle grandi capitali economiche. Se pensavate che solo Milano e Roma potessero fare da motore al cambiamento, dovrete ricredervi. Oggi l’e-commerce è una forza distribuita, che ha permeato ogni angolo del Paese, anche quelli dove si pensava che la tecnologia facesse fatica a imporsi. Insomma, attenzione: il digitale non è un privilegio, ma un contagio implacabile, e Napoli è qui a dimostrarcelo con scarpe da ginnastica e non con i tacchi alti di Wall Street.



