Chi l’avrebbe mai detto? Dopo appena un anno, le obbligazioni senior garantite di FiberCop (quelle con l’aria importante e il tasso al 2,875%) tornano mestamente indietro, come un regalo riciclato. Un bel pacchetto da 375 milioni di euro, emesso nel 2024, che ora verrà rimborsato con tutti i fiocchi… e qualche spicciolo di interessi maturati: 8.122.859,59 euro, per l’esattezza.
Arrivederci bond, è stato breve ma intenso
Le obbligazioni in questione erano partite sotto la nobile bandiera di Optics Bidco, che oggi si fa chiamare FiberCop – evidentemente perché cambiare nome suona meglio di dire “abbiamo deciso di rimborsare tutto con largo anticipo”. Un’operazione che fa leva sulla Clausola 6.3, nota anche come “abbiamo deciso noi, quando ci pare”. Rimborsano tutto il 30 ottobre 2025, al 100% del valore nominale, con un gesto che suona un po’ come: grazie del prestito, ora potete tornare a casa.
Cosa c’è dietro il rimborso anticipato?
Nessun dramma, assicurano. Solo una di quelle manovre che fanno tanto “ottimizzazione finanziaria”, oppure “abbiamo trovato soldi altrove e ora non abbiamo più bisogno dei vostri”. L’importante è che sia tutto elegante, comunicato ufficialmente e con tanto di ISIN, Common Code, e link al sito — perché il lessico da bond aristocracy va sempre mantenuto, anche quando si chiude bottega.
L’avviso c’è. E pure il link (che nessuno cliccherà)
Certo, l’annuncio è stato pubblicato anche online, nel glorioso angolo “investitori” del sito FiberCop. Per chi non avesse di meglio da fare, l’avviso è disponibile in PDF, probabilmente con 37 pagine di clausole in legalese. Ma in fondo, chi ha mai letto un prospetto obbligazionario per intero? Nemmeno chi li emette.



