Equinozio di autunno 2025: perché ogni anno ci tocca indovinare quando arriva il giorno perfetto

Equinozio di autunno 2025: perché ogni anno ci tocca indovinare quando arriva il giorno perfetto

L’estate ha finalmente chiuso i battenti e, come da copione, l’autunno astronomico sta per fare il suo ingresso trionfale. Il 22 settembre alle ore 20:30, l’equinozio d’autunno 2025 si prenderà tutta la scena regalando, con spiccata generosità, esattamente 12 ore di luce e 12 ore di buio ovunque sulla terra. Un equilibrio perfetto, quasi da manuale, ma solo per questo giorno. Non fosse che poi tutto torna a complicarsi, come sempre.

Per chi si fosse dimenticato il significato profondo del termine, “equinozio” viene dal latino “aequa nox”, ovvero notte equa al giorno. Un nome semplice, quasi banale, che in realtà rimanda a un fenomeno sofisticatissimo: il Sole, in un momentaneo slalom celeste, attraversa l’equatore celeste – quella proiezione immaginaria dell’equatore terrestre sul firmamento – e passa dall’emisfero boreale a quello australe.

In parole povere, ovunque vi troviate sul pianeta, quel giorno il Sole vi regalerà un’esperienza ineguagliabile—un equilibrio quasi perfetto tra luce e ombra, tra giorno e notte. Ma non fatevi illusioni, perché la rotazione del nostro pianeta su se stesso, con un’asse inclinato di 23,27 gradi—sì, un numero preciso e scientifico, non roba da astrologi da strapazzo—provoca tutti gli altri giorni dell’anno a esibire strane variazioni tra caldo e freddo, luce ed ombra.

Perché questa data cambia ogni anno? La favola dell’equinozio ‘fisso’

Se pensate che l’equinozio cada sempre il 21 settembre, benvenuti nel club degli ingannati dalla tradizione. La verità è un’altra e meno rassicurante: nel 2025 cade il 22 settembre, che per inciso è la data più frequente ma nemmeno questa è scolpita nella pietra. Può spostarsi fra il 21 e il 24 settembre, giusto per tenerci sulle spine.

Il colpevole di queste indecisioni temporali è l’anno solare, che non è un fido e prevedibile 365 giorni tondi tondi, ma un ballerino un po’ più imprevedibile. Con qualche ora di scarto che, per completare la danza senza inciampi, vengono compensate a suon di anni bisestili. Insomma, un complicato gioco di aggiustamenti che fa sì che le date e gli orari degli equinozi saltellino come se avessero la febbre.

Siamo SEMPRE qui ad ascoltarvi.

Vuoi segnalarci qualcosa? CONTATTACI.

Aspettiamo i vostri commenti sul GRUPPO DI TELEGRAM!